Con le nuove e maggiori competenze professionali, si accresce e si diversifica anche il panorama delle figure infermieristiche: case manager, discharge manager, care manager, research manager, risk manager, manager di piattaforma, community matron.
L’infermiere del futuro integrerà competenze multidisciplinari in un modello organizzativo non più verticale (basato sulle specializzazioni mediche), ma orizzontale. Questo è quanto emerso dallo studio Nurse, condotto dal Cerismas (Centro ricerche e studi in management sanitario dell’Università Cattolica). Tutto ciò permetterà di adottare le più adeguate procedure e protocolli adattandoli ai bisogni del singolo assistito.
“Nessuno è sopra a nessuno in Sanità, ma ci si coordina e ci si organizza a vantaggio del paziente”- afferma, in un’intervista su Nursing24.it, Annalisa Silvestro, senatrice e presidente della Federazione dei Collegi Ipasvi – “Le forme orizzontali di coordinamento dell’assistenza sono quelle che da anni proponiamo e la ricerca mette in risalto che, anche grazie a queste, non solo si ottimizza l’organizzazione dei servizi e la qualità della prestazione, ma si esaltano i ruoli di tutti gli attori dell’assistenza”.
I futuri sviluppi del nursing dipenderanno però dalle aziende, dai cambiamenti che decideranno o meno di attuare e dal grado di sviluppo tecnologico che sarà possibile nella sanità italiana. Per perseguire la via del cambiamento, secondo lo studio Cerismas, andrebbero anzitutto riviste le relazioni tra medici, infermieri e personale sanitario sia in ospedale che sul territorio.
Tra le figure infermieristiche più innovative, quella del Community matron: è un infermiere coordinatore per l’assistenza domiciliare e territoriale su gruppi di circa 50 pazienti; questa figura, che ha già avuto larga diffusione nel sistema ospedaliero inglese, ha lo scopo di ridurre le ospedalizzazioni evitabili.
I care manager sono invece gli infermieri che gestiscono i pazienti territoriali e a domicilio, grazie al coordinamento del matron.
Il discharge manager si occupa, sia in ospedale si sul territorio dell’accesso, della dimissione del paziente, curando le interazioni con il team medico e i familiari del paziente.
Si chiama invece manager di piattaforma, l’evoluzione del caposala di reparto. A questo è affidato il compito di coordinare la programmazione delle attività, oltre che di gestire le risorse umane e tecnologiche.
Nel nuovo ventaglio di figure infermieristiche, anche il risk manager (per la prevenzione e il monitoraggio degli errori in medicina) e il research manager (per la ricerca clinica e infermieristica).