Sant’Agata 2026: La Festa di Sant’Agata 2026 sarà un’edizione straordinaria, quest’anno Catania celebra i novecento anni dal ritorno delle reliquie della Patrona in città. Nel Salone dei Vescovi è stato presentato il programma ufficiale, alla presenza dell’Arcivescovo Luigi Renna, del sindaco Enrico Trantino, del parroco Barbaro Scionti e del presidente del Comitato della Festa, Carmelo Grasso.
Un calendario ricco di appuntamenti religiosi, culturali e identitari, che accompagnerà fino al 12 febbraio 2026.
L’ostensione straordinaria delle reliquie: un evento unico
Uno dei momenti più attesi di Sant’Agata 2026 sarà l’ostensione straordinaria delle reliquie, prevista il 9, 10 e 11 febbraio. Non solo il velo, ma anche altri preziosi reliquiari verranno esposti in Cattedrale.
Scuole e università avranno la possibilità di visitare la “cammarredda”, in un percorso pensato soprattutto per i giovani, invitati a un incontro più profondo con la Santa e con il significato del suo martirio.
Le parole dell’Arcivescovo Renna: fede, verità e responsabilità
Durante la presentazione, l’Arcivescovo Renna ha richiamato il valore spirituale della festa, ribadendo la necessità di contrastare fake news e letture distorte sulla figura di Sant’Agata.
Il presule ha invitato i fedeli a recuperare il senso autentico della devozione, trasformando la festa in un’occasione di crescita personale, civica e spirituale. Particolare attenzione è stata rivolta ai giovani, chiamati a essere esempio positivo in una società segnata da fragilità e disimpegno.
Celebrazioni liturgiche: processioni, messe e momenti solenni
Il programma religioso di Sant’Agata 2026 ripropone i momenti più iconici della tradizione catanese.
Il triduo di preparazione
Dal 30 gennaio al 1° febbraio, in Cattedrale si terranno Messe mattutine e pomeridiane presiedute da vescovi provenienti da diverse diocesi italiane.
La Festa della Presentazione del Signore
Il 2 febbraio, nella Chiesa della Badia, avverrà la benedizione delle candele e la successiva processione verso la Cattedrale.
L’offerta della cera
Il 3 febbraio si terrà la tradizionale processione dalla Chiesa di Sant’Agata alla Fornace fino alla Cattedrale, con la partecipazione delle autorità e dei Cerei.
Il 4 febbraio: Messa dell’Aurora e processione storica
Alle 4.30 del mattino partirà la giornata più intensa, con la Messa dell’Aurora e la lunga processione che toccherà i luoghi storici del culto agatino.
Il 5 febbraio: la solennità della Patrona
Il Pontificale sarà presieduto dal cardinale Mario Grech, segretario generale del Sinodo dei Vescovi. Nel pomeriggio riprenderà la processione lungo via Etnea e i luoghi tradizionali del percorso agatino.
Dal 6 al 12 febbraio: Messe, ostensione e processioni finali
Gli ultimi giorni saranno dedicati alla venerazione delle reliquie, alle Messe per ammalati e disabili e alla celebrazione conclusiva presieduta dal Patriarca di Venezia, Francesco Moraglia.
Mostre, iniziative e solidarietà: la città in festa
La devozione agatina si estenderà oltre gli spazi religiosi. Dal 30 gennaio al 12 febbraio, La Rinascente di Catania ospiterà la mostra fotografica “Sant’Agata: immagini di una Città in Festa” di Mario Bucolo, già apprezzata a Londra.
Tra le iniziative di carità spicca la raccolta fondi per costruire una chiesa e un oratorio dedicati a Sant’Agata in Burundi. Confermata anche la tradizionale fiaccolata nazionale curata dalle Acli.
L’appello dell’Arcivescovo: rinnovare le associazioni agatine
Renna ha ribadito la necessità di un rinnovamento delle associazioni agatine, invitando i fedeli a iscriversi e partecipare attivamente. “Non bastano i complimenti – ha detto – serve impegno concreto”
Il sindaco Trantino ha inoltre annunciato che la Candelora d’Oro sarà consegnata il 2 febbraio, con il ricavato dell’evento del giorno precedente destinato alla ricostruzione della biblioteca scolastica Pestalozzi di Librino.













