L’attività eruttiva in corso sull’Etna è definita “nei limiti della normalità”, ma la sua natura resta imprevedibile. A ribadirlo è stato Salvo Cocina, capo dipartimento della Protezione civile della Regione Siciliana, durante l’Etna Forum a Ragalna. «Si tratta di un fenomeno che rientra nella fisiologia del vulcano – ha spiegato – ma bisogna mantenere la massima cautela perché tutto può cambiare in tempi rapidi».
L’allerta lanciata dall’Ingv
Già nella mattinata di ieri il dipartimento regionale della Protezione civile aveva diffuso un avviso in seguito a un messaggio del sistema Etnas, gestito dall’Osservatorio Etneo dell’Ingv. Le osservazioni scientifiche avevano segnalato la possibilità imminente di fontane di lava, fenomeno che impone l’adozione immediata di misure di sicurezza per residenti, turisti e operatori presenti sul vulcano.
Le misure di sicurezza da rispettare
La Protezione civile ha ricordato che, in caso di allerta, l’accesso alle aree sommitali deve essere immediatamente interdetto, e tutte le attività in corso nella zona vanno sospese senza esitazioni. Le procedure sono pensate per ridurre i rischi di fronte a un’eventuale accelerazione dell’attività eruttiva, che potrebbe manifestarsi con esplosioni, ricaduta di cenere o colate più intense.
L’importanza della prevenzione
L’Etna, il vulcano attivo più alto d’Europa, è un’attrazione naturale e turistica di enorme richiamo, ma richiede sempre prudenza. Gli esperti sottolineano che la prevenzione e il rispetto delle regole di sicurezza sono fondamentali per evitare conseguenze gravi in un contesto in cui la natura resta, per definizione, imprevedibile.












