Con la vittoria per 2-1 ai danni dell’Atalanta, si è conclusa la martoriata stagione del Catania segnata da più bassi che alti e con una retrocessione nella serie cadetta giunta già la scorsa domenica a Bologna. Al termine della gara, dopo un silenzio stampa lungo una settimana, ha parlato l’ex vicepresidente e neo amministratore delegato della società Pablo Cosentino, dichiarando immediatamente che l’attuale tecnico siederà sulla panchina anche nella prossima stagione di serie B: “Voglio fare i complimenti al mister per quello che ha fatto in queste sei partite. Voglio annunciare ufficialmente la riconferma di Pellegrino alla guida tecnica del Catania. Rimpianto? E’ una domanda difficile. Andare indietro è difficile. Crediamo tanto in lui“.
“Riparto dallo spirito di queste ultime partite. Sono orgogliosissimo – ha dichiarato mister Pellegrino – di questa scelta che non sapevo fino a cinque minuti fa. C’è spazio per fare bene. Sono stato chiamato perché la società ha creduto nell’uomo e questo mi ha dato una forza incredibile. I giocatori hanno apprezzato la mia metodologia di lavoro e sono contento di questo”.
Alle domande dei cronisti circa la squadra ed i giocatori che disputeranno l’anno prossimo la serie B, Pablo Cosentino ha così commentato: “Faremo una grande squadra, non sappiamo però quanti giocatori rimarranno dell’attuale rosa. Tifosi? Il pubblico si avvicina quando la squadra va bene. Succede qui, in Giappone, in Argentina, ovunque. L’anno scorso anno abbiamo fatto il record di punti, invece quest’anno è andata cosi. Errori? Ce ne sono stati tanti. Cercare degli alibi è un atto di poca intelligenza. Abbiamo fatto tanti sbagli, adesso ripartiamo. Direttore sportivo? Con me lavoreranno Pippo Bonanno e Diego Caniggia. Non ci sarà nessuna figura nuova. Il programma della stagione lo renderemo pubblico più avanti”.
Intanto sugli spalti, soprattutto in ‘Curva Nord’ e durante tutta la gara, c’è stato un forte clima di contestazione con i tifosi che a fine partita hanno rifiutato le maglie dei giocatori che erano andati a salutare, tra cui Capuano, Bellusci, Lodi ed il giovane Gyomber. Durante il primo tempo invece, raffica di striscioni contro i giornalisti, la stampa ed uno di supporto a Ciro, il tifoso napoletano rimasto ferito durante gli scontri a Roma per la finale di Coppa Italia, e ad Antonio e Daniele, i due ragazzi coinvolti nel caso della morte dell’ispettore Raciti.
“E’ un dispiacere enorme quest’anno, ma in queste ultime partite abbiamo dimostrato di voler tornare subito in Serie A. Quest’anno è stata una serie di errori, io chiedo scusa a nome della squadra alla città. Sono qui da sei anni e c’è tanto dispiacere, ora pensiamo subito a tornare in massima serie. Ho visto tante persone che piangevano ed è un dispiacere enorme per noi. Il mio futuro è a Catania. Centrale? Mi allenavo da diversi mesi in quella posizione, ci tenevo a fare a bene“, ha chiosato Ciro Capuano intervistato dai microfoni Sky a fine partita.