L’Etna, simbolo della bellezza naturale e patrimonio mondiale dell’UNESCO, è vittima di un’incredibile mancanza di rispetto. Recentemente, i Funivie dell’Etna hanno denunciato che alcuni turisti si sono permessi di rimuovere pietre laviche dal loro naturale incastro ai Crateri Silvestri, utilizzandole per formare parole sul terreno.
Le parole delle Funivie dell’Etna
Questo il commento di Francesco Russo Morosoli, patron di Funivia dell’Etna: “Registriamo l’ennesima azione scomposta di alcuni visitatori che, indisturbati, hanno voluto lasciare un segno della loro presenza, in realtà una testimonianza di maleducazione e malcostume. Purtroppo non tutti posseggono la giusta dose di senso civico“.
La bellezza dell’Etna viene compromessa da un comportamento incivile, che mina il lavoro di chi si impegna a proteggere questo straordinario ambiente. Morosoli continua così: “l’Etna è patrimonio mondiale dell’Unesco, dunque va tutelato con maggiore attenzione e rigore“, osserva Russo Morosoli.
Serve una sorveglianza permanente
Il patron così continua: “La nostra missione è quella di far fruire al turista le bellezze del nostro territorio ma, ancora più importante, di tutelare questo immenso patrimonio naturalistico“. Si pone, allora, l’accento sulla necessità di un controllo maggiormente incisivo attraverso un presidio permanente. Infatti, così conclude Francesco Russo Morosoli: “Solo l’accesso regolamentato può consentirci la puntuale salvaguardia di questa parte di territorio, per proteggerla dai rischi di deturpazione e malcostume portati dall’uomo“.













