Bonus affitto: si tratta di un fondo per morosità incolpevole, istituito per fornire sostegno economico ai cittadini che incontrano difficoltà nel pagamento dell’affitto. Gestito a livello comunale, il fondo mira a proteggere sia gli affittuari che i proprietari di immobili che non ricevono regolarmente il canone di locazione.
Di seguito tutti i dettagli a riguardo.
Bonus affitto: cos’è
l Fondo Morosità Incolpevole 2024 o più semplicemente bonus affitto è un contributo a sostegno del reddito che tutela coloro che non riescono a pagare le spese per il canone di locazione (affitto) a causa di sopraggiunte difficoltà economiche.
Questo fondo è stato creato per aiutare le famiglie che hanno ricevuto un avviso di sfratto a causa del mancato pagamento dell’affitto, a seguito di una significativa diminuzione o perdita del reddito familiare.
Bonus affitto: a chi spetta il contributo
In generale, il Fondo per la Morosità incolpevole è destinato agli affittuari che hanno un contratto di locazione registrato, un ISEE fino a 26.000 euro, e che sono coinvolti in procedure di sfratto per motivi al di fuori del loro controllo.
I requisiti generali di accesso sono:
- cittadinanza italiana o appartenenza ad uno Stato dell’Unione Europea o appartenenza ad uno Stato esterno all’Unione Europea in possesso di regolare titolo di soggiorno;
- valore I.S.E.E. non superiore ad € 26.000,00;
- essere destinatari di un atto di intimazione di sfratto per morosità;
- titolarità di un contratto di locazione di unità immobiliare ad uso abitativo regolarmente registrato (sono esclusi gli immobili appartenenti alle categorie catastali A1, A8 e A9);
- residenza nell’alloggio oggetto della procedura di rilascio da almeno un anno.
Può essere considerato criterio preferenziale per la concessione del contributo la presenza all’interno del nucleo familiare di almeno un componente che sia:
- ultrasettantenne;
- minore;
- con invalidità accertata per almeno il 74%;
- in carico ai servizi sociali o alle competenti aziende sanitarie locali per l’attuazione di un progetto assistenziale individuale.
Bonus affitto: le morosità incolpevoli
La normativa sulla morosità incolpevole contempla diversi cause di azzeramento o riduzione del reddito che devono essere accertate, come:
- perdita del lavoro per licenziamento;
- accordi aziendali o sindacali con consistente riduzione dell’orario di lavoro;
- cassa integrazione ordinaria o straordinaria che limiti notevolmente la capacità reddituale;
- mancato rinnovo di contratti a termine o di lavoro atipici;
- cessazioni di attività libero professionali o di imprese registrate, derivanti da cause di forza maggiore o da perdita di avviamento in misura consistente;
- malattia grave, infortunio o decesso di un componente del nucleo familiare che abbia comportato o la consistente riduzione del reddito complessivo del nucleo medesimo o la necessità dell’impiego di parte notevole del reddito per fronteggiare rilevanti spese mediche e assistenziali sono le principali cause identificate di morosità incolpevole.
Bonus affitto: a quanto ammonta
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha precisato che il contributo massimo che può essere ottenuto è fino a 12.000 euro per ogni beneficiario, nel rispetto delle risorse assegnate a ciascuna regione. I comuni hanno inoltre la facoltà di decidere di concedere importi individuali inferiori, ma non superiori a questo limite stabilito.
Per tutte le informazioni consultare il bando.