Dal 28 maggio al 28 giugno 2024, è possibile presentare le domande per le candidature alle graduatorie ATA terza fascia che saranno valide per il triennio 2024-27. Con l’istanza per l’aggiornamento ATA di terza fascia, si potrà presentare domande di inserimento (per chi si inserisce per la prima volta), di conferma, di aggiornamento e di depennamento. Può partecipare chiunque possieda i requisiti di accesso per il profilo scelto.
Ecco le modalità principali per la presentazione della candidatura.
Graduatorie Ata Terza Fascia: come presentare le candidature
Le domande di inserimento, di conferma, di aggiornamento e di depennamento, potranno essere inoltrate in modalità telematica attraverso l’applicazione POLIS Istanze online. Oltre ciò, ricordiamo che, per accedere alla modalità, è necessario l’uso dello SPID.
Le istanze presentate con modalità diverse non saranno prese in considerazione.
Inoltre, è necessario ricordarsi che:
- la domanda è unica per tutti i profili professionali richiesti;
- la domanda è indirizzata all’istituzione scolastica scelta dall’aspirante per la valutazione dell’istanza, la cosiddetta capofila;
- non possono essere individuate come istituzioni destinatarie della domanda quelle delle province di Bolzano, Trento e della regione Valle D’Aosta;
- si può scegliere una sola provincia;
Graduatorie ATA Terza Fascia: i requisiti richiesti
Gli aspiranti, inoltre, dovranno essere in possesso, alla data di scadenza del termine di presentazione della domanda, anche dei seguenti requisiti:
- a. cittadinanza italiana (sono equiparati ai cittadini gli italiani non appartenenti alla Repubblica), ovvero: I. cittadinanza di uno degli Stati membri dell’Unione Europea o di Paesi terzi che si trovano nelle condizioni di cui all’articolo 38, commi 1 e 3-bis, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165;
- b. età non inferiore ad anni 18 e non superiore ad anni 67 al 1° settembre 2024;
- c. godimento dei diritti civili e politici negli Stati di appartenenza o di provenienza;
- d. posizione regolare nei confronti del servizio di leva al quale il candidato sia stato eventualmente chiamato;
- e. per i cittadini di cui alla lettera a), sub. I., II. e III., avere adeguata conoscenza della lingua italiana secondo quanto previsto dalla nota del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca 7 ottobre 2013, n. 5274 .