Lo sciopero nazionale dei lavoratori di STMicroelectronics, tenutosi a Catania da venerdì a domenica e scaturito all’intesa contrattuale di secondo livello non ancora siglata, è stato reputato soddisfacente dalle sigle sindacali che hanno organizzato la mobilitazione. Sono stati infatti numerosi i dipendenti dello stabilimento della città, in comune con moltissimi colleghi in altre parti d’Italia, che si sono astenuti dal lavoro durante i giorni di protesta.
“Il riscontro, nel dato globale a livello locale, è stato abbastanza positivo ed in perfetta linea con le nostre aspettative iniziali” – ha dichiarato il segretario provinciale, Angelo Mazzeo, a nome della Rappresentanza sindacale unitaria della Ugl Metalmeccanici di Catania, che ha aggiunto “avremmo voluto evitarlo, ma l’esito dell’ultimo incontro tra azienda e delegazione trattante ci ha lasciato poco margine di scelta, rispetto alla necessità di fare sentire forte la voce di chi lavora ed ha quindi diritto a ricevere in base a ciò che dà”.
Mazzeo ha poi continuato elogiando il lavoro svolto dai dipendenti, affermando che “se l’azienda ha guadagnato tanto è anche perché tutto il personale si è particolarmente distinto“; per poi fare alcune richieste ben precise: “[…] dobbiamo aggiungere l’impellenza della stabilizzazione dei precari storici, che andrebbero a dare un’enorme mano a tutto il contesto nonché la riduzione oraria e la flessibilità sull’orario di lavoro per i dipendenti più anziani dal punto di vista del servizio”.
Il segretario ha poi concluso il proprio intervento con degli auspici importanti: “[…] auspichiamo quindi un’apertura da parte della società nell’accogliere le legittime richieste dei lavoratori, perché ridurre l’orario a chi ha già dato tanto nel tempo significa immettere nei vari organici forze fresche e perché erogare il giusto premio di risultato vuol dire anche motivare ulteriormente i dipendenti a fare ancor di più e meglio”.
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