Si torna a parlare della vicenda che sta coinvolgendo la politica siciliana e diversi esponenti della Palermo bene. Si tratta della storia che vede coinvolto Mario Di Ferro, il gestore del ristorante palermitano Villa Zito accusato di avere ceduto cocaina a diversi clienti e arrestato una settimana fa. Secondo gli ultimi risvolti, Di Ferro ha ammesso i fatti che la procura gli contesta. Tra i clienti che avrebbero dei legami con Di Ferro sarebbe presente anche l’ex presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè.
Di Ferro, attualmente detenuto ai domiciliari con le accuse di cessione di sostanze stupefacenti, è stato interrogato dal gip di Palermo e ha risposto per un’ora alle domande in presenza del pm Giovanni Antoci. Secondo quanto rilevato dalle indagini che hanno portato all’arresto del ristoratore, sarebbero coinvolti nella vicenda anche tre dipendenti del locale, che avrebbero avuto il ruolo di “spacciatori” per i clienti. Inoltre, sarebbero coinvolti anche Gioacchino e Salvatore Salamone, che sono accusati di aver fornito allo chef la droga.
Pusher dei vip, anche Miccichè confessa: “Ho fatto uso di cocaina”
Per quanto riguarda l’ex presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, al momento non sarebbe iscritto nel registro degli indagati. In merito alla questione, Miccichè aveva difeso Di Ferrro, ammettendo di conoscerlo e frequentarlo ma di non aver mai visto droga alle sue feste. In particolare, il politico siciliano è accusato di essere andato a prendere la droga con l’auto blu della Regione: si indaga sulla questione.