In Sicilia si svolgerà dal 22 al 29 aprile il Festival di architettura “After. After History, Afterlife“, pensato come un Grand Tour dell’architettura siciliana degli ultimi 100 anni.
Il progetto è sostenuto dalla Direzione generale Creatività contemporanea del Ministero della Cultura: si tratta di un festival itinerante che toccherà dieci luoghi in provincia di Palermo, Trapani, Caltanissetta, Siracusa e Catania. Tra le tappe, Gibellina, i grandi poli industriali di Augusta e Gela, Borgo Rizza (villaggio rurale di epoca fascista costruito per colonizzare il latifondo) e infine le Ciminiere, il 28 e il 29 aprile, con il sostegno della Città metropolitana di Catania.
“Già il titolo del festival ‘After History, Afterlife’– dichiarano i curatori del festival, promosso ed organizzato dalla Fondazione Studio Rizoma con il team di curatori Pietro Airoldi, Lisa Andreani, Jacopo Costanzo (WAR), Zeno Franchini (LOTS/Marginal), Francesca Gattello (LOTS/Marginal), Valeria Guerrisi (WAR) e Izabela Anna Moren (FSR) – contiene una dichiarazione di intenti, ovvero l’idea di superare l’immagine da cartolina della Sicilia, basata su una dimensione romantica di un passato culturalmente ricco, preambolo di un racconto in cui il Sud è poco sviluppato e arretrato (after history); e ripartire con una storicizzazione che intende cambiare punto di vista e indagare le molteplici potenzialità del territorio siciliano offrendo una seconda vita alle sue architetture (after life).
Questo è un primo passo fondamentale verso il concetto di sostenibilità, dando una seconda vita e un nuovo valore a ciò che già esiste”.
Tramite passeggiate urbane, visite, seminari ed incontri, il festival esplorerà architetture, luoghi, paesaggi, con lo scopo di individuare una diversa lettura della Sicilia come patrimonio dell’architettura moderna, il paesaggio industriale e post-industriale e la decolonizzazione.