Il 26 gennaio è stato approvato il nuovo decreto ministeriale firmato dal Ministero dell’Università e della Ricerca, che ha come obiettivo quello di sostenere e ampliare le opportunità dei più giovani che decidono d’intraprendere gli studi universitari, cercando anche d’invertire la tendenza che vede l’Italia come penultimo Paese in Europa per numero di laureati. Di seguito tutte le novità.
Cosa cambierà
Il nuovo decreto parla di un incremento compreso tra i 500-900 euro per le borse studio di studenti in “in sede”, pendolari e “fuori sede”: sarà dunque aumentato il valore degli importi minimi delle borse di studio dall’anno accademico 2022/2023, integrando quanto disposto dal decreto n. 157 del 12 febbraio 2021, che già prevedeva un aumento.
Gli aumenti previsti sono i seguenti:
- per gli studenti in sede la borsa di studio sarà incrementata di 500 euro, arrivando a un valore di 2.481,75 euro;
- per gli studenti pendolari l’aumento sarà invece di 700 euro, portando il valore a 3.598,51 euro;
- per gli studenti “fuori sede” e per gli studenti indipendenti l’importo sarà incrementato di 900 euro, arrivando a ottenere una borsa studio equivalente al valore di 6.157,74 euro.
Ulteriori agevolazioni
Il nuovo decreto non si ferma qui con le novità: oltre ad aver aumentato il valore delle borse studio, sono previsti degli incrementi e delle agevolazioni per gli studenti economicamente più svantaggiati, per quelli con disabilità e per le studentesse di STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics).
Per le studentesse delle facoltà scientifiche, infatti, è previsto un incremento del 20% dei fondi destinati loro, per poter così colmare il grosso divario rispetto agli altri paesi europei.
Infine, sempre dall’anno accademico 2022/2023, sono previsti degli incrementi mensili di 600 euro destinati agli studenti che parteciperanno ai programmi di mobilità internazionale, per un massimo di dieci mesi.