Sono giunte le ore che in molti giudicano tra le piรน belle dellโanno. Le ore della Vigilia e del giorno di Natale vengono ricordate a lungo da molti e, da chi teme di dimenticare, persino fissate con lโinchiostro.
Anche i grandi nomi siciliani della Storia della Letteratura hanno affiancato ad altre narrazioni, il racconto delle diverse festivitร natalizie. Ma quali?
Diario di scuola: studenti raccontano le feste a Leonardo Sciascia
Leonardo Sciascia ha riservato a conterranei, e non solo, lโoriginale descrizione di riti e tradizioni unici, perchรฉ propri di un piccolo Centro siciliano.
Nel racconto Natale a Regalpetra, che arricchisce la raccolta Le parrocchie di Regalpetra, lโinsegnante Sciascia legge i resoconti sulle festivitร realizzati dai propri alunni.
“La notte di Natale lโho passata alle carte, poi andai alla Matrice che era piena di gente e tutta luminaria, e alle ore sei fu la nascita di Gesรน“: รจ quanto scritto da uno scolaro.
Altre narrazioni, tuttavia, testimoniano le condizioni di estrema povertร vissute in quellโepoca giร in giovane etร .
Per esempio, allโinterno del proprio diario, un ragazzo racconta di aver vinto giocando a carte โquattrocento lireโ e di aver speso questo piccolo patrimonio, oltre che per acquistare quaderni e penna, per comprare due biglietti per il cinema: il proprio ed uno per il padre. Questa scelta lo aveva reso estremamente felice.
Pirandello e il Natale lontano da casa
Chi questโanno sarร costretto a trascorrere le festivitร natalizie lontano da casa potrebbe facilmente immedesimarsi in quel Pirandello autore della novella autobiografica Natale sul Reno, del 1896.
Lโautore, originario di Agrigento, qui richiama con la memoria il periodo trascorso per motivi di studi a Bonn e, di conseguenza, il Natale vissuto a chilometri di distanza dal paese natรฌo.
โE quel fuoco innanzi a me non era la gregal fiammata di fasci dโavena innanzi a un rustico altarino in una piazza della mia lontanissima cittร natale, nelle rigide sere della pia novenaโ: รจ quanto ben ricorda Pirandello.
La malinconia, dunque, prevale. A placarla, seppur in parte, รจ solo la compagnia di Jenny. Dopo due anni in cui i festeggiamenti erano stati accantonati per via di un lutto, questโultima puรฒ tornare ad addobbare un albero di Natale.
La giovane ricorda con commozione dellโesistenza di un vecchio abete, lo stesso che il patrigno aveva addobbato prima di morire.
La dimensione della memoria รจ protagonista anche della conclusione di questa narrazione.
Lo scrittore racconta di essersi avvicinato alla finestra per ammirare la neve e, a quella vista, di aver ricordato quando, da bambino, la notte della Vigilia in Sicilia spiava โse in quel cielo pieno di mistero apparisse veramente la nunzia cometa favoleggiataโฆโ.
La ricorrenza natalizia diviene tema centrale anche in una seconda novella di Luigi Pirandello: si tratta di Sogno di Natale, anchโessa risalente al 1896, in cui si fa riferimento allo stare โintorno al ceppoโ e โcanti sacri, suoni di zampogne, gridi di fanciulli esultanti, contese di giocatoriโ.
Come I Malavoglia festeggiano il Natale
Dopo aver raggiunto con parole e pensieri la Germania, sarร necessario rincasare e citare tradizioni che chi abita a Catania e provincia ricorda, conosce o preserva.
Nel suo capolavoro I Malavoglia, riportando le abitudini proprie dei singoli protagonisti, Giovanni Verga restituisce un quadro generale degli antichi preparativi e festeggiamenti natalizi organizzati ad Aci Trezza.
โCome s’ avvicinava la novena di Natale i Malavoglia non facevano altro che andare e venire dal cortile di mastro Turi Zuppiddu โ racconta Verga -. ย Intanto il paese intero si metteva in festa; in ogni casa si ornavano di frasche e d’ arance le immagini dei santi, e i fanciulli si affollavano dietro la cornamusa che andava a suonare davanti alle cappellette colla luminaria, accanto agli usci.
Solo in casa dei Malavoglia la statua del Buon Pastore rimaneva all’ oscuro, mentre ‘Ntoni di padron ‘Ntoni correva a fare il gallo di qua e di lร โ.
In particolare in questo passo lโautore riferisce, oltre che della musica, della โcunzata da Conaโ, ovvero dellโusanza di addobbare, nel corso del mese di dicembre, le edicole votive con frutta ed altri prodotti tipici siciliani.
La messa della Vigilia: le parole di Camilleri
Altra opera in cui si accenna al Natale รจ il romanzo storico La concessione del telefono di Andrea Camilleri. Nel dettaglio il grande autore, di cui recentemente sono emersi scritti inediti, si concentra sulla messa della Vigilia, occasione in grado di suscitare particolari emozioni e reazioni.
โSe al rintocco delle campane di mezzanotte che chiamavano alla Santa Messa io mi sono abbandonato a un pianto incontrollabile รจ stato perchรฉ allโimprovviso mi sono tornati a mente i miei cari Defunti [โฆ] – scrive Pippo, un personaggio – . Lโaltra notte, mentre nasceva il Bambinello Gesรน [โฆ] mi sono abbandonato allโonda dei ricordi e dei rimpiantiโ.
Ma il Maestro non puรฒ fare a meno di citare, al pari degli altri conterranei, i giochi che allietano la fine di dicembre. Giochi, questi, che sono sopravvissuti al tempo e che non smettono di far gioire.
โEra tradizione, almeno fino alla metร del secolo scorso, che nel periodo tra Natale e lโEpifania ogni sera dopo cena si giocasse a carte – riporta il racconto Don Sasร – . Si giocava dovunque: nei due circoli del paese si giocava dโazzardo e con poste molto alte, mentre le famiglie amiche si riunivano per praticare giochi piรน tradizionali e meno rischiosi come la tombola o il soporifero sette e mezzoโ.
Il presepe nei versi di Quasimodo
Non solo prosa. Un importante simbolo che in questi giorni arricchisce quasi tutte le abitazioni ha ispirato anche alcuni versi del grande Salvatore Quasimodo: si tratta del presepe. Questa rappresentazione รจ protagonista, in particolare, di un componimento che titola anche Natale.
Natale. Guardo il presepe scolpito,
dove sono i pastori appena giunti
alla povera stalla di Betlemme.
Anche i Re Magi nelle lunghe vesti
salutano il potente Re del mondo.
Pace nella finzione e nel silenzio
delle figure di legno: ecco i vecchi
del villaggio e la stella che risplende,
e l’asinello di colore azzurro.
Pace nel cuore di Cristo in eterno;
ma non v’รจ pace nel cuore dell’uomo.
Anche con Cristo e sono venti secoli
il fratello si scaglia sul fratello.
Ma c’รจ chi ascolta il pianto del bambino
che morirร poi in croce fra due ladri?