Gli esami di maturità 2022 inizieranno il 16 giugno e pare che il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, sia orientato verso la conferma del sistema adottato negli ultimi due anni: prova orale più tesina da presentare prima dello svolgimento della prova.
Cosa porta a questa decisione? Il fatto che anche la generazione di studenti attualmente al quinto anno sta vivendo l’emergenza Covid-19, addirittura dal terzo anno scolastico: non sarebbe giusto, dunque, penalizzarli rispetto agli studenti degli anni scorsi. Inoltre, è stata lanciata una petizione su Change.org, da parte dei maturandi, per chiedere al ministro Bianchi di eliminare gli scritti.
Il problema di questa situazione, comunque, è che non è possibile prevedere cosa succederà con l’emergenza sanitaria e non si può quindi escludere il ricorso alla Dad.
La decisione pare ormai presa: per tornare alla normalità serve gradualità, dunque l’Esame di Stato si svolgerà con un maxi orale, un elaborato, una commissione interna e un presidente esterno. È possibile, tuttavia, l’introduzione di una novità: il tema di italiano. Al momento, comunque, questa sembra soltanto una lontana ipotesi.