Da tempo erano stati annunciati i primi artisti e le date dell’Indiegeno Fest 2021, evento dedicato alla musica Indie in Sicilia e organizzato al Teatro Greco di Tindari.
Eppure, secondo quanto appena annunciato dagli organizzatori, il festival non si terrà: salterà l’ottava edizione dell’amato festival.
A pochi giorni dal via, previsto per il prossimo 1 agosto, le “difficoltà e le problematiche sorte con le istituzioni” bloccano i piani e frenano la gioia dei partecipanti.
“Abbiamo iniziato Indiegeno Fest nel 2014, non ci siamo mai fermati, nemmeno lo scorso anno con tutte le difficoltà della pandemia. Anche per questa edizione ce l’abbiamo messa tutta – si legge in una nota ufficiale – . Siamo partiti nuovamente fiduciosi, contando sulle nostre forze e quelle di coloro che hanno creduto in noi, facendo squadra. Non avremmo mai voluto darvi questa notizia, ma siamo costretti a dover annullare l’ottava edizione di Indiegeno Fest con enorme dispiacere, per motivi che non dipendono da noi“.
Indiegeno Fest 2021 annullato: i biglietti
Si esplicita che i biglietti acquistati per assistere all’Indiegeno Fest 2021 verranno rimborsati, in maniera automatica e senza bisogno di alcuna richiesta, direttamente sulla carta di credito utilizzata in fase di acquisto. Secondo quanto stimato dagli organizzatori, il rimborso arriverà in tempi compresi fra i 15 e i 20 giorni (a seconda del circuito bancario di cui si usufruisce).
Inoltre, secondo quanto indicato sul sito e in seguito ad una deroga di Ticketone che ne ha esteso la validità a 36 mesi dalla data di emissione, i voucher 2020 resteranno validi per la prossima edizione del Festival.
Indiegeno Fest 2021: perché è stato annullato?
Con poche righe, rese pubbliche anche sul sito ufficiale della manifestazioni, si indicano le ragioni dello stop.
“Dopo gli ultimi incontri con le istituzioni, dove abbiamo portato le nostre istanze e motivazioni, abbiamo dovuto prendere atto, con molta amarezza, che non ci sono le condizioni per ospitare il nostro festival – si spiega – . Contributi economici incerti, risposte tardive, lente, cambiamenti in corsa, fino all’ultima insostenibile novità sui vincoli (non risolti nonostante le rassicurazioni) alla capienza del Teatro Greco di Tindari. Ancora: l’inadeguatezza a reperire fondi per sostenere il nostro festival e, da parte delle istituzioni locali e regionali, a gestire le tempistiche per la preparazione di eventi così complessi.
Non solo non ci siamo sentiti supportati ma siamo stati schiacciati da una macchina burocratica resistente ad ogni nostra proposta e questo ci ha messo con le spalle al muro – si continua a leggere – . Nei fatti è emerso un disinteresse verso lo sviluppo di questo progetto, in un periodo difficile per il nostro settore. Insomma, non siamo stati capiti e siamo stati lasciati soli”.