Dalla Conferenza dei presidenti delle Regioni con il ministro per il Mezzogiorno è emerso l’appello del Presidente della Regione, Nello Musumeci, a costruire il Ponte sullo Stretto. Insieme alla Carfagna ha dichiarato: “Il Ponte non è un capriccio, il Sud non è una zavorra”. Un monito per lanciare la Sicilia sul trampolino del futuro e dire addio alle disparità tra nord e sud radicate nella mente senza la prospettiva di un rimedio imminente.
Si chiede a Roma e a Bruxelles di spostare i riflettori su una questione in realtà nazionale ed europea e di collaborare allontanando quei pregiudizi che tuttora ci accompagnano. Il fattore identificativo della criminalità nel Sud sembra essere ormai anacronistico e occorre un ponte, sia come infrastruttura che come metafora.
Il concetto di velocità colliderebbe con la situazione attuale in cui invece, secondo le parole del Presidente Musumeci, è ormai diventato estenuante fermare i treni veloci a Reggio Calabria, fare scendere i passeggeri e farli salire su un traghetto. Come se non bastasse la scomodità fisica del traghetto, i costi per i mezzi alternativi restano insostenibili : “Non è possibile – ha concluso il Governatore – che i siciliani debbano pagare 600 o 700 euro il biglietto aereo per recarsi a Milano.”
Un modo per recuperare il Mezzogiorno è iniziare a prendere spunto da strutture efficienti come Il Ponte Morandi riuscendo a massimizzare i tempi in seguito ad una sburocratizzazione delle procedure e far sì che il Sud non sia più considerato una “zavorra”.