Tante sono, in Sicilia, le categorie che richiedono le dosi del vaccino. Fino a ieri, anche il personale delle linee siciliane di trasporto pubblico e private ha ricevuto il via libera dalla Regione, per poter essere vaccinato in tempi brevi. Sono invece fuori dal piano vaccinale i lavoratori delle società partecipate del Comune di Palermo che garantiscono i servizi essenziali e di pubblica utilità, dall’acqua al gas, dalla raccolta dei rifiuti ai trasporti.
Una richiesta per la somministrazione del vaccino arriva anche per il personale della Servizi ausiliari Sicilia che fornisce uomini, mezzi e strutture per lo più alle aziende sanitarie regionali. I malati oncologici si sentono invece abbandonati dalle Istituzioni e anche la Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica lancia l’allarme vaccini.
Intanto, nel momento in cui Roberto Speranza sdogana l’AstraZeneca per gli over 65, c’è già chi è preparato alla notizia. L’assessore Ruggero Razza, dopo un primo contatto informale, oggi farà implementare, nella piattaforma di Regione e Poste Italiane, l’opzione per la prenotazione dei cittadini siciliani da 65 a 79 anni, che potrebbe essere attiva già nei prossimi giorni, in coincidenza con l’emanazione della circolare del ministro, prevista per domani.
Si inizia a respirare aria di ottimismo, non soltanto a Roma, dove l’idea di “poter vaccinare tutti gli italiani che lo vogliono entro l’estate” diventa un impegno del governo, ma anche a Palermo, perché la Regione consolida di giorno in giorno un modello che diventa spendibile anche sul tavolo nazionale. In tal modo, nel corso del vertice in videoconferenza di venerdì scorso, l’assessore Razza ha potuto fronteggiare la proposta di alcune regioni sul prossimo nodo da sciogliere: la vaccinazione dei lavoratori delle categorie essenziali.