“Contagio altalenante. Non siamo in zona d’allarme, ma non vorrei che ci si arrivasse”, ha dichiarato il governatore Nello Musumeci alla stampa, aggiungendo: “la zona gialla è un patrimonio di tutti che va salvaguardato. In Sicilia al momento non si presentano aree con un tasso di crescita particolarmente allarmante tale da giustificare l’istituzione di una zona rossa. Speriamo nel senso di responsabilità collettiva”.
Musumeci lancia inoltre l’ipotesi di nuove aperture, con un pensiero al mondo della cultura e dello spettacolo: “Se manteniamo numeri bassi potremo confrontarci col governo nazionale per riflettere su altre aperture– alludendo al mondo della cultura e dello spettacolo – preclusi a ogni tipo di attività”.
Il governatore manda, inoltre, un messaggio al governo: “Abbiamo il dovere di conoscere gli orientamenti del nuovo governo. La riconferma di Speranza è una buona opportunità per noi presidenti di Regione, si spera in una continuità di metodo e strategia, ma ancora non conosciamo la linea con cui il governo intende muoversi”.
Intanto in Sicilia sono tornati a salire i contagi. Il bollettino di ieri infatti segnala 625 nuovi positivi su 22.868 tamponi, quasi il doppio rispetto al 15 febbraio in cui il numero di nuovi positivi toccava quota 332 su 18.637 tamponi. Diminuiti i ricoveri (-37) e le terapie intensive scendono a 158 (-7). 22 i decessi.