A partire da lunedì 1° febbraio 2021, la Sicilia potrebbe diventare zona arancione, uscendo di fatto dalla fascia più a rischio e rallentando, almeno parzialmente, le restrizioni. A questo proposito si discute sulla Festa di Sant’Agata, la più attesa e amata dai cittadini catanesi. Nelle scorse ore anche Ruggero Razza, assessore alla Salute, ha fornito chiarimenti a riguardo.
“La Regione siciliana non è mai intervenuta sulla organizzazione della Festa di Sant’Agata, – ha spiegato Razza – non avendone alcuna competenza sotto ogni profilo.
Come è noto, le misure per la tutela dell’ordine pubblico e per garantire il rispetto di qualsiasi ordinanza ministeriale o locale competono esclusivamente alle autorità prefettizie ed è ovvio che l’organizzazione liturgica sia di competenza dell’Arcidiocesi di Catania”.
Secondo l’assessore, occorrerebbe trovare un equilibrio tra culto e rispetto delle misure.
“Da catanese anche io troverò il modo di rendere omaggio alla nostra Patrona – ha concluso Razza – ,nel rispetto delle scelte adottate dalle istituzioni competenti”.
Proprio qualche giorno fa sulla questione era intervenuto anche il sindaco di Catania, Salvo Pogliese.
“All’interno del comitato ordine pubblico e sicurezza ci siamo già confrontati su questo tema – ha aggiunto ancora il primo cittadino –. Ci saranno altre riunioni per evitare i rischi di assembramento. Faccio appello al senso di responsabilità dei nostri cittadini, ma sono certo che il buon senso prevarrà e che con il supporto delle forze dell’ordine si saprà regalare alla nostra città una festa diversa ma all’interno della quale i catanesi sapranno dimostrare la devozione nei confronti della Santa Patrona in maniera assolutamente civile”.