In seguito alla pubblicazione del Nuovo Dpcm, molti sono stati a chiedersi e a commentare il motivo per il quale la Sicilia sia stata collocata in fascia arancione. Da Musumeci a Razza, anche Lagalla si è espresso pubblicando dichiarazione in merito a quest’ultima.
“La Sicilia è stata penalizzata da una scelta governativa centrale che, – dichiara Roberto Lagalla – a prima vista, non correla con i dati epidemiologici in possesso delle autorità sanitarie. Basti per tutti il risultato dei test sierologici effettuati nelle scuole alla data del 2 novembre”.
“Su un totale di 42.875 campionamenti, – aggiunge Lagalla – solo 298 positivi: ovvero 0,6% (sicuramente inferiori a tante regioni classificate come gialle). L’andamento del contagio non è allarmante fino al punto da infliggere alla economia regionale e ai Siciliani provvedimenti tanto restrittivi come quelli che sono previsti dalla “zona arancione”.