Viviamo in una società sempre più interessata e orientata alle materie Stem (acronimo che sta per Science, Technology, Engineering and Mathematics) ma dai dati risulta che in Italia sono poche le ragazze che si iscrivono ad un corso di studi in questi settori. All’interno del settore Stem è presente, quindi, un evidente divario di genere: è stato rilevato, infatti, che solo uno studente Stem su quattro è donna.
Durante la dodicesima edizione dello Young International Forum, il ministro dell’università Manfredi ha fatto emergere il problema affermando: “Vivendo in una società sempre più orientata a creare posti di lavoro in materie Stem, ci troviamo con il paradosso che all’università si iscrivono più ragazze che ragazzi, però, nei corsi di informatica o ingegneria informatica le donne sono solo il 20%. Probabilmente questo è frutto di pregiudizio o di false credenze, dobbiamo colmare il gap insieme al mondo della scuola perché spesso questi stereotipi nascono a scuola o in famiglia”.
Il divario formativo tra nord e sud
Durante l’evento dedicato all’orientamento all’università e al lavoro, il ministro ha affrontato anche il problema del divario formativo tra nord e sud sottolineando che “l’investimento sarà importante ma dovrà avvenire a monte, già nella scuola, a tutti i livelli, soprattutto quello tecnologico-digitale. Il tema è fortemente legato alla marginalità sociale e la scuola, insieme all’università deve tornare ad essere un ascensore sociale che permetta ai giovani di costruirsi un futuro.”