“Stiamo lavorando con gli ordini professionali per rendere più efficiente e competitiva la nostra offerta formativa e far sì che il tirocinio sia un ponte reale tra formazione e lavoro” ha annunciato pochi giorni fa il Ministro dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi.
Parere diffuso è, infatti, che l’Università sia ancora troppo affezionata a un modello di insegnamento strettamente teorico, che dunque non assicura l’apprendimento e l’acquisizione di competenze tecniche e concrete necessarie per l’ingresso nel mondo del lavoro. In molti casi, infatti, i tirocini non bastano per controbilanciare questa lacuna ed è per questa ragione che sono in molti a chiedere percorsi di laurea più professionalizzanti, che mettano gli studenti – già prima della laurea – a stretto contatto con diverse realtà lavorative. “Per questo occorre definire un patto tra università e professioni” conviene lo stesso Ministro Manfredi.
Già con il decreto di riordino del MIUR, ben 6 corsi di laurea sono stati resi professionalizzanti, con la collaborazione degli Ordini Professionali, per un totale di 31 corsi a orientamento professionale, se si aggiungono quelli già esistenti.
Secondo quanto annunciato dal Ministro dell’Università, nella nuova proposta di legge verranno inclusi ulteriori corsi: “Nel disegno di legge sulle lauree abilitanti che presenterò tra qualche giorno saranno coinvolti anche gli altri ministeri per intervenire nel miglior modo possibile sui dipartimenti attinenti alle professioni di loro competenza“. L’intento è quello di rendere il sistema dell’istruzione italiano direttamente orientato verso il mondo del lavoro, garantendo uno sbocco occupazionale già immediatamente dopo la laurea.