L’apertura del nuovo anno accademico si avvicina e sono moltissimi gli studenti Unict che insistono sulla riapertura degli spazi universitari. In un’intervista rilasciata a La Sicilia, il Rettore dell’Università degli Studi di Catania, Francesco Priolo, ha fornito alcuni importanti chiarimenti su come si svolgerà il nuovo anno accademico.
“Dal primo luglio stiamo lavorando in modalità mista – ha dichiarato Priolo –, cioè gli esami di profitto possono essere svolti sia in presenza sia online, idem per gli esami di laurea, dando spazio alle diverse esigenze. La maggior parte degli esami di laurea, con grandi sacrifici e massima attenzione, si stanno svolgendo in presenza. Buona parte degli esami di profitto avvengono online, su richiesta degli studenti, in particolare dei fuori sede, che vogliono limitare gli spostamenti. L’obiettivo è tornare in presenza“.
La modalità mista è prevista “per la fine della sessione in corso, che è stata prorogata al 10 ottobre. Dal primo ottobre, inoltre comincerà il nuovo anno accademico: andremo a seguire attentamente l’evoluzione dello stato di emergenza e decideremo di conseguenza per la nuova sezione di esami“.
Come sarà il nuovo anno accademico
Per quanto riguarda le modalità di svolgimento del nuovo anno accademico, il Rettore ha dichiarato che si sfrutterà il sistema duale. “L’Università di Catania vuole fortemente aprire, ma con la massima attenzione e attuando tutte le procedure necessarie, dall’obbligo delle mascherine al distanziamento al gel igienizzante. Faremo di tutto per aprire agli studenti ed essere presenti fisicamente in aula. Intanto, la modalità sarà duale: le lezioni verranno filmate e caricate online, pertanto, in considerazione del distanziamento, se non tutti potranno seguire di presenza, potranno farlo a distanza. Ci sarà un’app, che stiamo approntando, dedicata alla prenotazione della lezione in presenza. Si potrà, quindi, seguire anche da casa, online. È un sistema adatto a tutte le esigenze“.
L’Università è cambiata ma, per scelta, “mette al primo posto la salute, ma fa in modo che nessuno resti indietro. L’attività didattica non si ferma e non si è mai fermata un giorno. La formazione va avanti, non blocchiamo i sogni di nessuno, anzi permettiamo di raggiungerli, ma è ovvio che lo si faccia con una modalità che non è la tipica. Ci auguriamo che si possa tornare a una situazione differente. L’Università è un luogo in cui si discute, si è presenti, ci si confronta. È sempre stato così e continuerà a esserlo“.
Negli ultimi giorni, gli studenti hanno portato al centro dell’attenzione la questione aule studio; in molti, infatti, hanno manifestato l’esigenza di far riaprire i luoghi deputati allo studio. “Le biblioteche e i laboratori specialistici sono aperti da tempo. Per quello che riguarda le aule studio – ha spiegato Priolo -, stiamo approntando una procedura specifica, così come avverrà per le lezioni, tenuto conto di polizia delle aule, distanziamento, prenotazione e tracciabilità. Dovrebbe essere pronta dal primo ottobre, in concomitanza con l’apertura del nuovo anno accademico“.