L’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, è intervenuto dal Policlinico di Messina sull’aumento dei contagi da Coronavirus in Sicilia, parlando di una situazione prevista e legata, tra gli altri fattori, ai maggiori arrivi di turisti e all’aumento degli sbarchi nell’Isola.
“Noi in questo momento in Sicilia stiamo ospitando decine di migliaia di turisti – dichiara l’assessore –, lo stiamo facendo in condizioni di sicurezza, ci si aspettava un aumento dei contagi per la fase di post lockdown che prevedeva un aumento dei contagi. C’è una gestione profonda della sanità del territorio, l’aumento è dovuto anche all’azione di screening che li ha fatti crescere nel numero poiché se da un positivo si fa una ricostruzione di tutti i contatti ci sono più positivi anche se asintomatici e questo lo dovrebbero fare tutte le regioni come la Sicilia perché ci sarà più sicurezza per le fase di riapertura a settembre delle scuole e delle attività.
La sanità del territorio – prosegue Razza – ci permette di circoscrivere i focolai, di intervenire immediatamente. In questo momento la malattia si presenta in maniera diversa, c’è minore ricorso all’ospedalizzazione e alle terapie intensive. Ci sono però tante persone che sono positive anche se asintomatiche, quindi non si deve abbassare la guardia”
Per quanto riguarda gli arrivi dei migranti, l’assessore ha fatto riferimento alla nuova ordinanza del presidente della Regione, Nello Musumeci, che, dichiara Razza, “tiene conto dell’esigenza della sicurezza dei migranti stessi e dei cittadini, imponendo l’obbligo del tampone per ogni migrante e chiede al ministero dell’Interno un protocollo sanitario per la loro gestione”. In merito alla nuova ordinanza, un capitolo a parte viene riservato per il divieto di costruire tendopoli. Nelle ultime settimane ha destato preoccupazione da parte della popolazione locale e dalle autorità regionali la costruzione di strutture simili in Sicilia.
“Chi pensa a nuove tendopoli in Sicilia dove ospitare le quarantene – ha affermato Razza –, se poi non si riesce nemmeno a presidiare le caserme, deve pensare ad altro”.