Regione Sicilia comunica che รจ arrivato il via libera dal governo Musumeci al Defr 2021-2023. Il Documento di economia e finanza nasce in un contesto senza precedenti a causa dei pesanti effetti della crisi economia post-pandemica. La congiuntura ha colpito la Sicilia in un momento delicatissimo, quando ancora non erano stati superati gli effetti della crisi economica del 2010-12.
L’emergenza lavoro รจ una delle prioritร da affrontare, i dati evidenziano che da febbraio 2020 nel Paese il livello di occupazione รจ diminuito di oltre mezzo milione di unitร . Per invertire la tendenza sono necessari sostegni finanziari efficienti e tempestivi nell’immediato.
Ci sono, inoltre, due questioni cruciali nel rapporto con lo Stato che risultano irrisolte da decenni, quella dell’autonomia finanziaria e quella degli investimenti. Su entrambe la Regione Sicilia ha imposto un’accelerazione e una svolta. Sul piano degli investimenti infrastrutturali il Defr illustra quanto sia evidente il divario per la coesione territoriale dello Stato. Un divario inaccettabile e che la crisi economica post-pandemica, in assenza di correttivi, accentuerร pesantemente.
“Ci sono comunque tutte le premesse – commenta l’assessore regionale al Bilancio Gaetano Armao – perchรฉ la Sicilia possa tornare a crescere utilizzando gli investimenti europei, quelli statali e soprattutto lo strumento della fiscalitร di sviluppo, ritornando a investire in infrastrutture materiali, strade e autostrade, ma anche digitale e immateriali. La Regione Siciliaย ha dimostrato di credere in questa prospettiva di ricostruzione a partire dalle ingenti risorse convogliate dalla legge di stabilitร per il 2020 e dal pieno impiego delle risorse europee. Sono state adottate misure volte a sostenere le famiglie indigenti, le imprese fragili sul piano finanziario e che necessitano di fondo perduto o prive di merito bancario e in quanto tale escluse dalle misure statali”.
“Ci vuole uno sforzo straordinario per ripensare il futuro della nostra Regione Sicilia– conclude Armao – dopo la crisi, uno sforzo che unisca le migliori energie, l’innovazione, la resilienza, la capacitร di credere in un futuro che tragga forza da un passato straordinario, come sempre la Sicilia ha dimostrato di saper fare, con i suoi valori, con un’inappagata voglia di riscatto“.
Defr 2021-2023 in pillole
Zes
Un elemento di novitร , del 15 giugno 2020, รจ rappresentato dall’approvazione ministeriale delle Zone Economiche Speciali (ZES) che consentono nuovi insediamenti produttivi su circa 5.600 mila ettari della Sicilia, tra aree portuali, retroportuali e aree di sviluppo industriale. Si tratta del passaggio finale, dopo una lunga istruttoria di competenza statale, di un percorso iniziato nel marzo 2018 con l’avvio, da parte del governo Musumeci, di una cabina di regia regionale per la preparazione della proposta all’esecutivo nazionale. Le ZES serviranno ad attrarre in Sicilia capitali, attivitร , persone, lavoro e nuove imprese per lo sviluppo. Esse godranno di notevoli incentivi fiscali, credito d’imposta per gli investimenti fino a 50 milioni di euro e di un consistente regime di semplificazioni stabilite da appositi protocolli e convenzioni.
Nei prossimi mesi si passerร alla fase operativa, che dovrร rendere concreta l’opportunitร per le imprese che ricadono nel territorio delimitato, mentre un disegno di legge, per concedere un credito d’imposta aggiuntivo alle imprese che verranno ad investire nelle due ZES siciliane, sarร presentato dal Governo.
Turismo
Per il turismo nel corso del triennio 2021-2023, รจ prevista l’adozione di un’immagine unica e coordinata che contribuisca all’obiettivo strategico di rafforzamento del brand Sicilia, con il fine di incrementare la notorietร della Sicilia, come avviene giร con la partecipazione alle borse e alle fiere di settore, per accrescerne la capacitร della regione di essere riconosciuta e scelta come destinazione di viaggio. L’attivitร riguarderร in particolare la valorizzazione dei Siti Unesco, siti monumentali e archeologici, Parchi e Riserve, Borghi.
Infrastrutture
Nel settore delle infrastrutture, le opere strategiche da realizzarsi nel territorio della Regione siciliana sono definite nel Piano integrato delle infrastrutture e della mobilitร (Piim) approvato nel 2017, che definisce la strategia comunitaria per i trasporti, prevedendo un’unica rete centrale “core” per tutti i nodi di trasporto da realizzare entro il 2030, e una rete globale comprensiva, ad essa collegata, da realizzare entro il 2050.
La prosecuzione naturale del Piano รจ rappresentata dal futuro Piano regionale del trasporto pubblico locale, attraverso il quale occorre affrontare in modo approfondito il tema degli Ambiti territoriali ottimali, la programmazione dei servizi automobilistici, l’integrazione tra i diversi sistemi di trasporto presenti in Sicilia (gomma, ferro, mare), senza trascurare la bigliettazione elettronica e l’infomobilitร .
Urbanistica
In fase di redazione รจ il Piano territoriale regionale, strumento di programmazione delle risorse e di pianificazione urbanistica delle Cittร Metropolitane, dei Liberi Consorzi e dei Comuni. Piรน in generale, in materia urbanistica รจ stato predisposto dal Governo un disegno di legge che intende riformare l’attuale normativa per incentivare lo sviluppo del territorio senza ulteriore consumo di suolo, puntando sulla riqualificazione dell’esistente e promuovendo le iniziative volte alla tutela del rischio sismico ed idrogeologico.
Energia
ร stato avviato attraverso il PEARS, il percorso verso l’autonomia nel settore energetico e quindi il passaggio ad un sistema in cui i flussi di energia nella rete cesseranno di assumere la forma unidirezionale (dal produttore al consumatore) per sviluppare un flusso di tipo bidirezionale. Gli interventi della rete elettrica sono destinati a risolvere la criticitร attuali e ad aumentare in modo significativo la sicurezza della rete dell’isola, sia in termini di qualitร , sia di continuitร delle forniture di energia elettrica alle imprese e ai cittadini.
Rifiuti
Il sistema regionale di gestione dei rifiuti, dopo anni di dichiarazioni di stato di emergenza e di gestioni commissariali con ordinanze di protezione civile, iniziate nel 1999, vede la gestione dei rifiuti urbani in Sicilia organizzata in modo ordinario e non piรน emergenziale. La percentuale di raccolta differenziata ha avuto una costante crescita costante, raggiungendo i seguenti valori: 2016: 15,40%; 2017: 20,70%; 2018: 31,20; fino ad arrivare al 2019 quando รจ arrivata al 40,16%.
ร necessario procedere alla riforma della Legge regionale n.9 del 2010 non ancora pienamente attuata, ridurre il numero delle 18 Srr a 9 autoritร d’ambito. Il disegno di legge รจ stato apprezzato dalla II e dalla IV commissione dell’Ars ed รจ in attesa di essere discusso in Aula. Il nuovo Piano regionale dei rifiuti, in applicazione e nel rispetto delle nuove direttive comunitarie, ha come obiettivi: la prevenzione e il riutilizzo dei rifiuti; il trattamento in modo ecologicamente corretto; il recupero e il riciclaggio; lo smaltimento come ipotesi residuale.
Scuola
La maggiore attenzione del Governo verso il settore della scuola e del diritto allo studio si concretizza anche attraverso un robusto Piano triennale di riqualificazione e messa in sicurezza degli edifici scolastici, secondo criteri di programmazione che, in vista della regolare ripresa delle attivitร didattiche, tengano anche conto delle necessitร di contenimento dei rischi di contagio da COVID 19. Le iniziative del governo regionale in materia di istruzione riguardano anche le scuole paritarie, mentre nelle scuole superiori si rafforzeranno le azioni di apprendistato e di orientamento al lavoro. Crescente attenzione deve essere riservata al miglioramento dei servizi agli studenti, con particolare riferimento all’inclusione dei soggetti disabili e fragili, alla prevenzione delle dipendenze patologiche e dei comportamenti devianti.
Semplificazione amministrativa
Un’idea centrale per lo sviluppo della Sicilia รจ la riforma dell’Amministrazione, giร approvata con la legge regionale n. 7 del 2019, che mira ad agevolare l’iniziativa privata e gli investimenti attraverso la semplificazione amministrativa. A tale riforma farร seguito un Testo unico che raccoglierร le leggi regionali relative all’azione amministrativa, per facilitare il rapporto tra cittadini, imprese e pubblica amministrazione.
Agenda digitale
Agenda digitale รจ il fiore all’occhiello del governo Musumeci. Nel Defr 2021-2023, si punta al miglioramento dell’offerta di servizi digitali al territorio, per favorire e portare a compimento i processi di trasformazione digitale giร avviati sia nella pubblica amministrazione regionale e locale, che nella societร civile e nelle imprese. L’obiettivo, giร in gran parte raggiunto, รจ diventare l’area piรน digitalizzata del Mediterraneo.
Grazie al maxi-investimento realizzato in questi anni per lo sviluppo della Banda larga e Ultralarga, durante il lockdown, nonostante l’incremento del traffico dati tra marzo e aprile, centinaia di persone hanno potuto lavorare in smart working e studiare sulle piattaforme online, mentre 4mila regionali hanno proseguito la propria attivitร da casa, facendo sรฌ che non si fermassero le attivitร degli uffici.
L’infrastruttura realizzata รจ oggi accessibile a piรน di 2,5 milioni di cittadini distribuiti in oltre 1,5 milioni di unitร immobiliari abilitate, che beneficiano di reti di accesso a Internet di nuova generazione (NGA), con una copertura di reti mobili 4G superiore al 99%. Ad oggi su un totale di 252 comuni, 104 sono quelli con i cantieri in lavorazione, 93 sono i comuni con i cantieri giร chiusi e 55 quelli con richiesta di collaudo ad Infratel giร effettuata. Entro il 2021, a completamento del progetto, i Comuni serviti saranno 315 per un totale di oltre 1,8 milioni di unitร immobiliari.
Infine, il Documento di Economia e Finanza Regionale intende, con sempre maggiore impegno, contrastare la criminalitร e il malaffare di qualsiasi natura, sia all’interno dell’Amministrazione, con il rafforzamento della programmazione e dei controlli in materia di trasparenza e anticorruzione, sia nella societร civile, attraverso l’implementazione della cultura della legalitร , promuovendo anche azioni di fiducia nei confronti delle istituzioni.