Il mondo universitario ne ha visti di studenti pronti a tutto, soprattutto quando si tratta di sessione di esami. Anche durante il lockdown, con l’università a distanza, la fantasia studentesca non cessa di produrre episodi strani. Stavolta però quello che si cerca di ottenere non è un 30 e lode, ma il segnale internet per svolgere l’esame.
È la storia di una studentessa malese Veveonah Mosibin la quale, per sostenere gli esami presso l’University Malaysia Sabah, ha dovuto passare una notte con una tenda su un albero per ottenere un segnale internet soddisfacente. Un episodio che si è reso necessario: la 18enne – che vive e lavora in un frutteto con i genitori, dove non c’è nemmeno l’elettricità – aveva costruito una capanna in cima alla collina, dove il segnale internet era costante.
Ma le piogge ed i forti venti hanno abbattuto il rifugio di Veveonah. Così si è armata cellulare, powerbank, cibo, acqua e di zanzariera per proteggersi dagli insetti tipici dalle aree forestali della Malesia (tra cui anche un calabrone killer, causa di circa 50 morti l’anno).
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