Docenti universitari e ricercatori a tempo determinato nelle commissioni degli esami di maturità 2020. Lo ha deciso il ministero dell’Istruzione emanando un provvedimento per dare manforte alle 13.000 commissioni degli esami di stato rimaste incomplete a causa di molti professori e professoresse che, a differenza degli scorsi anni in questo particolare momento storico, si sono tirati indietro.
Qualche giorno fa, il ministero guidato da Lucia Azzolina ha pubblicato una circolare da cui emerge quanta difficoltà stiano incontrando i direttori degli uffici scolastici regionali a completare le varie commissioni
“Rilevato – si legge nella nota – che alla scadenza dei termini prefissati, le istanze di nomina in qualità di presidente di commissione […] sono inferiori al numero delle commissioni d’esame previste”.
Viale Trastevere, quindi, ha deciso di allargare le maglie per assumere i capi delle commissioni esaminatrici ed evitare di ritrovarsi impreparati il 17 giugno: per tale ragione docenti dei conservatori o delle Accademie di Belle Arti potranno far parte delle commissioni. Questo, però, potrebbe portare a un allungamento dei tempi per gli esami di maturità.