Se l’inizio della Fase 2, due settimane fa, ha cominciato a far intravedere la luce, ecco che da oggi si può finalmente affermare che il lockdown ha avuto, infine, il suo termine. L’Italia riparte; la Sicilia, in seguito all’ordinanza firmata dal Presidente Musumeci in vigore dalla mezzanotte di oggi, può ripartire. Restano però, delle ferme regole da seguire, per evitare che i numeri in calo di questi giorni, non risalgano improvvisamente in impennata.
Ma cosa è previsto nella nuova ordinanza della Regione Siciliana? Ecco alcuni dei punti:
- autorizzata la riapertura di ristoranti, trattorie, pizzerie, pub, self-service, bar, pasticcerie, gelaterie, rosticcerie e similari, nel pieno rispetto delle linee guida. I servizi catering, invece, dovranno attendere fino al prossimo 8 giugno;
- vengono autorizzate anche tutte le attività propedeutiche all’apertura degli stabilimenti balneari, seguendo le linee guida di sicurezza disposte alla fine dell’ordinanza. Allo stesso modo dovranno comportarsi le strutture ricettive, quali alberghi e B&B;
- autorizzate tutte le attività di commercio al dettaglio (comprese quelle espletate nei centri commerciali e outlet), di vendita di beni e servizi (quali ad esempio le autoscuole, le agenzie di viaggio e similari), nonché tutte le attività artigianali;
- dal prossimo 25 maggio, via alle riaperture di musei, gli archivi storici e le biblioteche;
- per la stessa data, prevista la riapertura di piscine e palestre, nel rispetto delle specifiche linee guida;
- dal prossimo 8 giugno, via a manifestazioni, eventi e spettacoli, con la presenza di pubblico. Per la stessa data, è prevista la riapertura delle discoteche, dei teatri e dei cinema all’aperto.
Occorre ricordare, infine, come sia previsto dall’ordinanza l’obbligo della mascherina (“obbligatorio nei luoghi pubblici e aperti al pubblico l’utilizzo di mascherina o altro strumento di copertura di naso e bocca”). Tra le nuove disposizioni del Presidente della Regione, inoltre, viene ribadita “la chiusura al pubblico nei giorni domenicali e festivi di tutti gli esercizi commerciali attualmente autorizzati, fatta eccezione per le farmacie, le edicole, i bar, la ristorazione ed i fiorai”, permettendo però il servizio a domicilio.
Viene infine prolungato l’orario d’apertura: come citato nell’ordinanza, infatti, “dal 18 maggio al 7 giugno 2020, al fine di avviare le proprie attività e di garantire i relativi servizi al pubblico – tenuto conto delle possibili evenienze determinate dal ridotto numero di soggetti autorizzati ad entrare nei locali pubblici […] i titolari di esercizi sono autorizzati a prolungare l’orario di apertura della propria attività (comunque non oltre le ore 23:30), ovvero rinunciare al giorno di chiusura settimanale”.