Parte oggi l’attesa Fase 2. Dopo quasi due mesi di lockdown, anche in Italia ci si ricomincia a spostare, prendendo tutte le precauzioni del caso. A tal proposito, nella giornata di ieri anche il Viminale, dopo le FAQ di Palazzo Chigi, ha pubblicato la circolare rivolta ai Prefetti. “La valutazione dei casi concreti – si legge all’interno della circolare – dovrà essere affidata ad un prudente ed equilibrato apprezzamento che, nella prioritaria considerazione delle specifiche finalità sanitarie sottese alle predette, essenziali misure, conduca ad un’applicazione coerente delle disposizioni contenute nel DPCM in parola”. Ecco, quindi, cosa si potrà ricominciare a fare a partire da oggi e in quali modalità.
Fase 2: via agli spostamenti, ma serve ancora l’autocertificazione?
Permane la regola degli spostamenti interregionali per motivi di “lavoro, salute o situazioni di necessità“. Tuttavia, tra le situazioni di necessità rientra anche lo spostamento per ritrovare i congiunti. A tal proposito, si ricorda che è necessario evitare ogni tipo di assembramento e che anche tali visite vanno limitate, laddove possibile, ricordando che il virus si diffonde maggiormente con la circolazione e il contatto ravvicinato. Inoltre, sarà necessario, anche nel corso di queste visite, indossare mascherine e guanti e mantenere le regole di distanziamento sociale, ove possibile.
Consentiti gli spostamenti al di fuori della regione anche per far rientro al proprio domicilio, ma non in Sicilia, dove si mantengono le restrizioni della Fase 1 per quanto riguarda gli ingressi dal Nord. Inoltre, una volta rientrati non si potrà comunque uscire dalla regione in cui ci si trova se non per gravi situazioni di salute o lavorative. Per quanto riguarda gli spostamenti, la circolare non nomina l’autocertificazione. Tuttavia, il nuovo modulo è disponibile sul sito del Ministero dell’Interno, dunque si raccomanda di portarlo con sé. Infine, si precisa che “le circostanze giustificative degli spostamenti ammessi, in caso di controlli, possono essere fornite nelle forme e con le modalità consentite”. L’esigenza lavorativa può essere provata anche con “adeguata documentazione fornita dal datore di lavoro (tesserini o altro) idonea a dimostrare la condizione dichiarata”.
Scarica la nuova autocertificazione fornita dal Viminale
Fase 2: i congiunti
Sono consentite, tra le situazioni di necessità, le visite ai congiunti. Stando alle precisazioni pubblicate dal governo, rientrano tra i congiunti “i coniugi, i rapporti di parentela, affinità e di unione civile nonché le relazioni connotate da duratura è significativa comunanza di vita e affetti”. Inoltre, fanno parte dei congiunti i fidanzati, ma non gli amici, come precisato da Palazzo Chigi.
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Fase 2: attività aperte e ristoranti
Con la Fase 2 numerose attività di vendita al dettaglio restano chiuse. Tuttavia, si ricorda che tra le attività aperte rientrano: generi alimentari e di prima necessità, edicole, tabaccai, farmacie, parafarmacie, commercio al dettaglio di fiori, piante, semi e fertilizzanti. Per quanto riguarda i ristoranti e i bar, è consentita, oltre la consegna a domicilio, attiva già in precedenza, anche l’attività di asporto. Tuttavia, permane il divieto di consumo all’interno dei locali e anche l’attività d’asporto dev’essere effettuata mantenendo le regole di distanziamento sociale.
Fase 2: riparte lo sport, ma in forma individuale
Da oggi, in Sicilia, anche i parchi e le ville urbane possono riaprire. A Catania si schiuderanno a breve i cancelli di villa Bellini, mentre il popolo degli sportivi può finalmente tornare ad allenarsi. Nell’ordinanza disposta dal governatore Nello Musumeci, inoltre, si consente la ripresa di attività sportive quali il tennis o l’equitazione. Per quanto riguarda gli sport di squadra, calcio incluso, “è consentita – si legge ancora nella circolare -, anche agli atleti e non, di discipline non individuali, come a ogni cittadino, l’attività sportiva individuale, in aree pubbliche o private, nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri e rispettando il divieto di ogni forma di assembramento”.