“Stiamo ragionando sulla creazione di una piattaforma italiana che consenta di offrire a tutto il mondo la cultura italiana a pagamento, una sorta di Netflix della cultura, che può servire in questa fase di emergenza per offrire i contenuti culturali con un’altra modalità, ma sono convinto che l’offerta online continuerà anche dopo: per esempio, ci sarà chi vorrà seguire la prima della Scala in teatro e chi preferirà farlo, pagando, restando a casa”. Lo ha annunciato il ministro di Beni culturali e Turismo, Dario Franceschini, intervenuto a ‘Aspettando le parole’, il programma condotto da Massimo Gramellini su Rai3.
In queste settimane di lockdown, ha aggiunto il ministro, “si è capita fino in fondo la potenzialità enorme del web per la diffusione dei contenuti culturali, c’è stato un esplodere di creatività”, ed è proprio questa la base di partenza per sviluppare un progetto più strutturato.
“Il turismo vale il 13% del Pil ed è un settore sul quale l’emergenza coronavirus ha avuto un impatto enorme: ci vorrà del tempo prima che il turismo internazionale torni in Italia, ma difficilmente questa estate i turisti italiani andranno in giro per il mondo, dobbiamo quindi lavorare sul turismo interno, italiano, di prossimità“. È partendo da questa consapevolezza, ha annunciato Franceschini, che “nel prossimo decreto ci saranno incentivi seri per le imprese del turismo”.
Ma il governo – ha detto il ministro nel suo intervento ad ‘Aspettando le parole’ su Rai3 – sta anche “lavorando ad un incentivo per le famiglie di reddito medio basso per andare in vacanza, in modo da aiutare le persone ad andare in giro per l’Italia”. “Saranno quindi vacanze sovraniste?”, ha chiesto sorridendo Massimo Gramellini. “Saranno vacanza italiane”, la risposta del ministro.