Nelle scorse ore il premier Conte ha presentato in conferenza stampa il nuovo decreto “Cura Italia”, varato dal Consiglio dei Ministri. Quest’ultimo, oltre a descrivere le misure da attuare in ambito economico, indica nuove predisposizioni che riguardano le scuole e le universitร di tutto il Paese.
Dalle bozze del decreto emergerebbe, per esempio, la volontร di stanziare 85 milioni di euro a sostegno della didattica a distanza, oltre che ulteriori 43,5 milioni volto all’acquisto di materiale utile a rendere gli ambienti scolastici davvero puliti.
In merito agli atenei, invece, si penserebbe all’istituzione di un “fondo per le esigenze emergenziali del sistema dellโuniversitร , delle istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica e degli enti di ricercaโ: la somma prevista ammonterebbe aย 50 milioni di euro.
Il nuovo decreto, inoltre, ribadirebbe il valore dell’attivitร universitaria a distanza, pari a quella svolta con presenza fisica.
Ciรฒ significa che seguire costantemente le lezioni online basterร ad attestare formalmente la vostra assidua partecipazione: un dettaglio importante nel caso in cui la frequenza fosse un requisito necessario all’acquisizione dei CFU (crediti formativi universitari). Risulterร , tuttavia, fondamentale affrontare le verifiche di approfondimento previste dai programmi.
La scelta di chiudere le universitร fino al prossimo 3 aprile, poi, aveva destato non pochi dubbi e timori negli studenti prossimi alla proclamazione: questi, infatti, temevano che le disposizioni restrittive potessero impedire loro di ottenere la laurea prima dell’estate.ย Oggi il governo rassicurerebbe tutti, manifestando la volontร di prorogare l’ultima sessione di laurea dellโanno accademico 2018/2019 al prossimo 15 giugno 2020.