A partire da 27 giugno 2020 la compagnia aerea Dat Volidisicilia ha annunciato l’aggiunta di nuovi voli settimanali da Brindisi alle maggiori città siciliane, Catania e Palermo.
La compagnia, nata in Danimarca, festeggia così i suoi 30 anni di attività e il suo primo anno di collaborazione con il marchio VolidiSicilia , iniziato nel luglio 2018. Con una flotta composta da più di 20 aerei, la Dat trasporta oltre un milione di passeggeri l’anno ed è uno dei principali vettori aerei europei che utilizza in flotta gli aeromobili della famiglia ATR ed opera con voli di linea e charters in diverse nazioni europee e, in particolare, nella nativa Danimarca in Norvegia, Scozia e Germania.
Per quanto riguarda le nuove rotte che collegheranno la Puglia alla Sicilia, “La nostra volontà è di crescere in Italia nei prossimi anni“– dichiara l’ing. Luigi Vellero, direttore del Dat Volidisicilia-“ecco perchè a partire dal prossimo giugno apriremo un volo tutti i sabati da Brindisi verso Palermo e Catania. Siamo sicuri che questi due nuovi collegamenti, in prima assoluta, rafforzeranno i flussi turistici tra due delle regioni italiane con il maggior potenziale di sviluppo”.
L’investimento siciliano della compagnia è sicuramente di notevole importanza, se si considera che la compagnia aerea mette a disposizione più di 7 mila voli all’anno, trasportando oltre 250 mila passeggeri ed è stata selezionata per i collegamenti dei prossimi quattro anni tra la Sicilia e le isole minori di Lampedusa e Pantelleria.
Ad ogni modo, i nuovi collegamenti previsti dalla Dat agevolano tanto la punta quanto il tacco dello stivale, come ha dichiarato Aeroporti di Puglia, fonte della notizia sulle nuove rotte.
“Il Piano strategico di Aeroporti di Puglia– ha dichiarato il presidente Tiziano Onesti –attribuisce particolare importanza all‘attivazione di rotte, non solo internazionali, da/per aree con elevato potenziale di traffico. La Sicilia rientra sicuramente tra queste. Connessioni non solo verso le tradizionali destinazioni domestiche rappresentate dai grandi centri – Roma e Milano in primis -, ma anche verso il Sud e tra il Sud, sensibili a mettere in relazione diretta, comoda ed economica, aree che esprimono flussi di mobilità, per così dire trasversali, di grande interesse”.