La redazione di LiveUnict riceve e pubblica all’interno della sua rubrica “Alza la voce” la denuncia di uno studente in merito alle procedure di iscrizione per le lauree magistrali:
“Parlo a nome di tutti gli studenti che ieri mattina recandosi in piazza Università hanno compilato e depositato il modulo valido per l’iscrizione ai corsi di laurea magistrale in Economia.
Tutti noi ieri mattina abbiamo assistito ad uno spettacolo quasi comico dello sportello di Economia. Personale totalmente impreparato.
Oggi noi, che siamo stati i primi a depositare il modulo, ci ritroviamo senza tassa da pagare mentre coloro che stanno andando oggi e sono andati ieri pomeriggio a depositare il modulo hanno già la tassa e pagato quest’ultima. Voglio inoltre sottolineare come il signore allo sportello, come dicono moltissimi miei colleghi, ha dato disposizione ieri pomeriggio di riportare il bollettino pagato e il modulo compilato esclusivamente in cartaceo, quando ieri mattina lo stesso ha comunicato a tutti noi ragazzi che era possibile scannerizzare il tutto e mandare i documenti per email (tra l’altro indirizzi scritti con le sue mani su mio foglio ancora in mio possesso).
Ieri pomeriggio chiamando in ufficio mi hanno assicurato che stamattina, tutti noi che avevamo consegnato il modulo di mattina, ci saremmo ritrovati la tassa da pagare nel portale (ancora non presente). Dopo tante lamentele la signora dello sportello telefonicamente mi ha detto che potevo inviare il bollettino pagato per email. Dopo altre lamentele mi ha espressamente detto che non c’era bisogno dell’email ma serviva quest’ultima solamente a confermare il pagamento anche se già a loro tutto spuntava.
Mettetevi d’accordo, noi lunedì abbiamo lezione. Voi avete scelto 5 giorni per questa procedura “non mettendo in conto” che nel mezzo c’era il sabato e la domenica, giorni non lavorativi per voi. CHE CASUALITÀ!!!
Noi non vogliamo scendere Lunedì o martedì per consegnarvi un pezzo di carta o se ci dovessero essere problemi. Caricateci questa tassa il prima possibile visto che lavorate fino alle 12:30.
È VERGOGNOSO!!! Siamo nel 2019 ma sembra di vivere nel 1900″.