Svolta la lezione conclusiva di Romano Luperini sulla “didattica della letteratura” tenutasi al Monastero dei Benedettini. L’ultima lezione, pubblicata di recente sul sito della webtv d’Ateneo Zammùmutimedia, è dedicata ai giovani e al loro doveroso riscatto. Lo studioso ha invitato i suoi studenti a trovare sempre il modo di poter ammirare il giusto e di emozionarsi di fronte ad esso.
Luperini ha anche avviato una riflessione sul fatto che il mercato e la società impediscono che la coscienza dei giovani possa crescere, annullando in essi la capacità di poter raggiungere un livello maggiore di consapevolezza e decisione; agli educatori allora spetta il compito di tramettere ai più giovani una responsabilità verso la storia, perché attraverso di essa si può giungere ad una maturità. Inoltre solo attuando una mediazione fra i giovani degli anni 70 e i giovani di oggi, entrambi coinvolti negli stessi problemi riguardanti il cambiamento sociale, si potranno avere delle risposte sul nostro futuro.
Fra i massimi intellettuali che affrontarono il problema della post modernità, Luperini ha ricordato Franco Fortini, leggendo due delle sue poesie,“Quei due ragazzi mesti scalciano una bottiglia” e “Proteggete le nostre verità” , sottolineando la funzione di preservazione della memoria che ha la letteratura.