Israele è uno degli Stati col maggiore investimento in ricerca e sviluppo, e tra i primi venti Paesi al mondo per numero di brevetti registrati, in particolare nei settori delle Scienze della Vita, delle Biotecnologie e dell’agricoltura.
Sono stati questi alcuni degli aspetti di cui ha parlato l’ambasciatore d’Israele in Italia, , che martedì pomeriggio ha incontrato gli allievi della Scuola Superiore di Catania e numerosi docenti dell’Ateneo. Alla presenza del sindaco di Catania Enzo Bianco, l’ambasciatore Gilon – introdotto dal rettore Giacomo Pignataro che ha brevemente presentato l’Università etnea – ha illustrato le peculiari tà dell'”ecosistema” israeliano, ponendo l’accento sui punti di forza e le best practices in materia di innovazione e trasferimento tecnologico, che hanno fatto del suo Paese una vera e propria “Start up nation”, la culla per nuove imprese all’avanguardia.
“Israele è un Paese leader in ricerca e innovazione – ha sottolineato Gilon – nonostante la carenza di risorse naturali. Tre quarti della nostra economia derivano dagli investimenti fatti nel settore delle alte tecnologie, che esportiamo in gran parte nell’Ue”. “L’innovazione – ha aggiunto – è sempre legata al cambiamento, sia per il singolo che per la società, specialmente sul piano culturale”. Sono intervenuti infine il presidente della Scuola Superiore Francesco Priolo, che ha rimarcato il ruolo fondamentale dell’interdisciplinarietà e della contaminazione tra i saperi, il prorettore Alessandra Gentile, focalizzando l’attenzione sull’utilizzo oculato della risorsa acqua, e il presidente dell’Ersu e responsabile dell’associazione Italia-Israele di Catania Alessandro Cappellani, che ha sottolineato il valore della cultura per i giovani.
Bda Ateneo Unict