L’autore è stato presentato dal docente di Fotografia, fotografo e ideatore della rivista “Spectrum” Enzo Gabriele Leanza e dal critico fotografico Pippo Pappalardo. Un pubblico variegato quello che si è presentato nella galleria: non solo fotografi e appassionati di fotografia del panorama catanese, ma anche studenti, critici d’arte e curiosi. La mostra sarà visitabile gratuitamente fino al 10 marzo nei seguenti orari: lunedì 10.00 – 12.00 e martedì, giovedì e sabato 17.00 – 19.00.
Viaggio intorno a casa e non verso casa
Lorenzo Cicconi Massi deve tanto alla sua terra, Senigallia, e ne raccoglie i frutti esplorandola attraverso il suo occhio fotografico. La stessa Senigallia è stata la città di Mario Giacomelli, annoverato tra i grandi fotografi italiani del ‘900, ed entrambi non sono accomunati soltanto da questa leggera coincidenza, ma c’è molto di più.
Lorenzo Cicconi Massi è stato definito come il continuatore della fotografia giacomelliana: non sono pochi i richiami allo stile e ai contenuti del grande maestro, i più percettibili sono l’estremo contrasto del bianco e nero e la forte attenzione verso la natura e il paesaggio dell’anima. Il fotografo ha fatto suo il linguaggio fotografico di Giacomelli, senza copiarlo, senza essere banale e ripetitivo. Un esempio? La figura femminile, che più volte coglie in volo, in primo piano e fuori fuoco senza essere motivo di disturbo visivo per chi guarda la foto, è espressione di un forte dinamismo.
Lo stesso autore ha dichiarato: “Potevo usare Photoshop per incollare queste donne sospese in aria, il problema è che io per emozionarmi e per credere esattamente come mio figlio crede in Babbo Natale, avevo bisogno di vedere questa ragazza che volasse davanti a me”. Di certo, la Senigallia di Lorenzo Cicconi Massi è un luogo fantastico ma che esiste, un viaggio intimo, privato e onirico tra il fotografo e la natura della sua città.
Chi è Lorenzo Cicconi Massi?
Classe 1966, si laurea in Sociologia nel 1991 con una tesi dal titolo “Mario Giacomelli e il gruppo di Misa a Senigallia”. Nel 1999 ottiene il primo premio al concorso Canon e dal 2000 lavora con l’agenzia fotografica Contrasto. Tra i suoi riconoscimenti più prestigiosi bisogna ricordare il premio nella categoria “Sports features singles” del Word Press Photo 2007 con un lavoro sui giovani calciatori cinesi.
Non solo fotografo ma anche registra di due lungometraggi: “Prova a volare” (2004), che vede come protagonista un giovanissimo Riccardo Scamarcio, e “Mi ricordo di Mario Giacomelli”, una raccolta di testimonianze sul lavoro del grande fotografo.
Articolo a cura di Maria Regina Betti