Nuovo anno, nuove novità sul tanto discusso reddito di cittadinanza grazie ai primi dati (e ai primi divieti) emersi dalla bozza del decreto. Da quest’ultima, infatti, emerge già chi non avrà diritto a richiederlo, come ad esempio i disoccupati a seguito di dimissioni volontarie nei dodici mesi successivi alla data delle dimissioni o i divorziati di comodo, ovvero coloro che decidono di vivere separati o divorziati nella medesima casa.
Per quanto riguarda le famiglie, invece, ci saranno alcune clausole definite “anti-furbetti”. Per evitare, infatti, che il nucleo familiare si separi così da permettere ai figli di incassare il reddito di cittadinanza, questo non sarà erogato separatamente qualora sussista una di queste tre condizioni: che il figlio sia minore di 26 anni (in questo caso, si viene considerati sempre a carico della famiglia), che sia a carico dei genitori ai fini Irpef (ovvero i giovani fino ai 24 anni che hanno un reddito fino a 4 mila euro, e coloro oltre i 24 anni che detengono un reddito massimo di 2.840 euro), che, infine, il figlio viva sì separato dalla famiglia, ma senza figli.
Ma allora chi potrà richiedere il reddito di cittadinanza? Sempre secondo la bozza, potranno fare domanda tutti coloro i quali possiedono un ISEE complessivo non superiore ai 9.360 euro, oppure chi ha un reddito familiare che non oltrepassa i 6mila euro (per un single), elevati poi, in base alla composizione del nucleo familiare, fino, a 12.600 euro al massimo.
Importantissimo anche il valore del patrimonio immobiliare (che non dovrà superare i 30mila euro) e mobiliare (non più di 6mila euro, elevati fino a 10mila euro per tre persone, di ulteriori 1000 euro per ogni figlio dopo il secondo, più altri 5mila euro per ogni componente con disabilità). Ai fini della richiesta, inoltre, non bisogna essere intestatari di auto nuove, immatricolate sei mesi prima della domanda, o di grossa cilindrata (sopra i 1600 cc), moto sopra i 250 cc e barche.
Un’altra domanda lecita, a questo punto, è: quanto si percepirà col reddito di cittadinanza? Si dovrebbero ricevere circa 500 euro, come integrazione al reddito. Chi deve pagare un affitto, dovrebbe percepire 780 euro, cioè un contributo fino a 280 euro al mese. Se il nucleo familiare infine vive in una casa di proprietà, ma deve pagare un mutuo, dovrebbe essere riconosciuto un contributo di circa 150 euro al mese.
Il Reddito di Cittadinanza sarà istituito dal prossimo aprile; coloro i quali presenteranno domanda, dovrebbero poter ricevere l’assegno un mese dopo la consegna della richiesta. Stando alla bozza del decreto, sarà rinnovabile a patto che l’erogazione sia sospesa almeno per un mese prima del rinnovo, e dovrebbe avere una durata complessiva di 18 mesi. I nuclei familiari i quali potranno accedervi, stando ad una prima stima, dovrebbero essere circa 1 milione e 375mila.