Sono stati dichiarati inammissibili i ricorsi presentati dalle cinque società che ambiscono al torneo cadetto in seguito a ripescaggio: il Tribunale Federale Nazionale (Tfn) ha infatti rispedito al mittente le prove circa il comportamento illegittimo del commissario straordinario Figc Fabbricini lo scorso 13 agosto e che, per la pace di tutti i tifosi di calcio, a partire dal 22 ottobre toglierà finalmente il disturbo. E crediamo non mancherà proprio a nessuno, o quasi…
“Tali attività, ivi compreso quella oggetto del presente contenzioso, rientrano in tale fattispecie e non sono sindacabili sotto il profilo della loro legittimità da questo Tribunale, se non per manifesta illogicità che, nel caso di specie, non sembra sussistere”, queste le parole scritte nel dispositivo odierno del Tfn. Un’udienza lampo quella di venerdì che ha portato a una lunga (immaginiamo quanto) riflessione, conclusasi quest’oggi con un nulla di fatto, in quanto il Tribunale si dichiara incompetente in materia. Che novità!
Nessuno che riesce a dare una risposta legittima e doverosa, non solo alle cinque società coinvolte, ma soprattutto al mondo del panorama calcistico nazionale, tra menefreghisti e opportunisti del caso (vedi società di B) e disillusi che credono ancora in un calcio pulito. Due mesi di rinvii, mancate risposte di diritto e mancati interventi a gamba tesa del Consiglio di Stato, al quale piace guardare la partita dalla tribuna. Evviva l’Italia, evviva la Giustizia italiana…
Una decisione che farà sicuramente discutere, in quanto il Tfn si è dichiarato incompetente, quando lo stesso Collegio di Garanzia del Coni (organo supremo di giustizia sportiva) aveva interpellato proprio quel tribunale ad esprimersi in merito.
“Penso che il governo abbia perso fin troppo tempo – ha dichiarato a tuttoc.com l’ad rossazzurro Pietro Lo Monaco dopo stamane – perché questa è una situazione veramente ridicola che butta soltanto discredito sul nostro calcio. Più si va avanti e più si dà modo a certe persone di essere inadempienti, bypassare le regole e dare dimostrazione di non voler salvaguardare le norme. Non ci sono più commenti da fare su una situazione che, ripeto, può essere risolta solo dal governo. Noi porteremo avanti tutte le procedure e i ricorsi necessari per arrivare ai giusti risarcimenti, non ci fermeremo. Però resta la nausea per quello che è stato organizzato scientificamente e portato avanti senza cautele da chi pensa di poter bypassare tutto. Mi sembra che sia stato consentito questo modo di fare dai vari organi: ad oggi, nel merito, nessuno si è preso la briga di decidere“.