La celebre cittadina in provincia di Ragusa, che al cioccolato ha dedicato persino un museo gestito dal Consorzio di tutela, produce lo squisito dolce amato da adulti e bambini già dal 1600. Oggi, le circa quaranta aziende produttrici, per lo più a conduzione familiare, portano avanti la tradizione del cioccolato modicano, unico nel suo genere per la lavorazione a bassa temperatura, circa 45 gradi, che consente loro di far sciogliere la pasta ma non lo zucchero, ottenendo così una granulosità inimitabile. Adesso, quindi, il cioccolato di Modica potrebbe diventare addirittura un prodotto Igp, primo in Europa a ricevere tale riconoscimento.
La richiesta d’iscrizione al registro comunitario, avvenuta lo scorso 8 maggio, è stata depositata, infatti, appena tre mesi fa nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, e non ha a oggi incontrato alcuna obiezione da parte dei Paesi membri. Secondo quanto si vocifera da Bruxelles, quindi, la Commissione regolamenti dovrebbe procedere con la registrazione del nome “Cioccolato di Modica” a Indicazione geografica protetta già entro il prossimo autunno.
Le numerose varianti dell’amato cioccolato, apprezzato particolarmente nelle versioni al Nero d’Avola e al Marsala, ma preferito anche in vesti più azzardate, come la versione al sale di Trapani, alle bacche di goji e numerose altre, potranno finalmente essere riconosciute a livello europeo per la loro purezza, granulosità e proprietà nutrizionali. Il cibo degli dei modicano, infatti, contiene differenti sostanze utili all’organismo, tra le quali la vitamina A ed E, i flavonoidi, gli antiossidanti e la teobromina che possiede effetti benefici sulla serotonina.