Ci vantiamo sempre della Sicilia, dicendo che, in fondo, “chi le ha tutte queste cose, il sole, il mare e i monumenti?”, ma non sempre ci rendiamo conto di quanto verità ci sia nelle nostre parole. Esistono luoghi della nostra isola che non conosciamo, piccoli gioielli immersi nella natura, arroccate su per viottoli sterrati e dimenticati perfino dalle città vicine.
Da qualche anno, tuttavia, i turisti hanno riportato in auge alcuni percorsi grazie alla passione per il trekking, quelle camminate lunghe centinaia di chilometri che si snodano tra montagne e coste. La Magna Via Francigena, dall’anno scorso tornata a essere meta turistica, che con i suoi 160 chilometri porta da Palermo ad Agrigento, non è l’unico percorso sacro ad aver riacceso l’interesse delle persone.
Esiste una lunga serie di itinerari finanziati dall’Assessorato regionale al Turismo nell’ambito di un progetto realizzato per la valorizzazione del turismo religioso, “Culto & Cultura”, il cui scopo non è quello di attirare soltanto fedeli ma anche appassionati d’arte e storia da ogni parte del mondo.
Itinerari che toccano la zona degli Iblei per valorizzarne luoghi di culto e feste religiosi, o i Monti Sicani, con le sue riserve naturali, le tradizioni e il mare. Un cammino tra i Nebrodi che termina al Santuario di Tindari, poi ancora un viaggio sull’Etna alla scoperta dei luoghi miracolati dalla lava e i lavori in pietra lavica. Le Madonie, Monreale e dintorni, percorsi che si addentrano nella Val di Noto.
Ecco le immagini con alcune delle tappe dei viaggi religiosi: