Fino ad ora, per ottenere l’ISEE, il contribuente doveva presentarsi al CAF o al Patronato con il plico della sua documentazione e farsi compilare la DSU, per poi vederla inviare all’INPS per il rilascio dell’ISEE. I tempi di rilascio dell’ISEE, di conseguenza, risultavano spesso dilatati, essendo previsti in media dieci giorni lavorativi per ottenerlo, salvo errori. Tuttavia, se le intenzioni del governo dovessero rimanere immutate, la situazione potrebbe presto cambiare.
Infatti, a partire dal 1° settembre 2018, dovrebbe entrare in vigore il modello precompilato dell’ISEE da parte di INPS e dell’Agenzia delle Entrate. Per ottenere la certificazione ISEE sarà necessario recarsi comunque al CAF o Patronato o compilare il modulo INPS online, se si possiede la password per accedere ai servizi telematici, e compilare, dunque, alcuni dati in autocertificazione. Il resto verrà completato direttamente dagli organi preposti attraverso le informazioni in loro possesso.
I dati precompilati del nuovo ISEE sarebbero: il n° dei componenti della famiglia; i dati relativi ai redditi della famiglia; i dati del patrimonio immobiliare e del conto corrente; altri dati derivati dall’incrocio delle banche dati dei due enti.
Una volta reso disponibile il modello ISEE precompilato e la relativa attribuzione della fascia di reddito in cui rientra il contribuente, lo stesso dovrà tornare al CAF oppure visualizzare online il modello ISEE precompilato per verificarne la correttezza. In caso di errori o nel caso in cui venissero rilevati dati incompleti il CAF, dovrà inviare una richiesta di rettifica all’istituto per far modificare i dati scorretti o non completi; diversamente, se la procedura è corretta, il CAF stampa l’ISEE e lo rilascia al contribuente.
Se l’ISEE precompilato dovesse effettivamente entrare in vigore, la nuova DSU diventerebbe come il 730 precompilato e il modello redditi precompilato. Si tratterebbe di un enorme vantaggio per i richiedenti, che da un lato vedrebbero diminuire il numero di documenti da dover presentare al CAF per il rilascio del documento, e dall’altro ciò dovrebbe senza dubbio accorciare i tempi di espletamento della pratica, consentendo allo stesso tempo una maggior accuratezza nella raccolta dei dati.
Si tratta di un’ottima notizia anche per gli studenti, che in questo modo potrebbero richiedere più facilmente l’accesso a prestazioni agevolate e borse di studio, senza dover guardare con eccessiva apprensione alla data di scadenza dei bandi durante l’attesa della dichiarazione ISEE.