Dopo anni di studio, per lo studente universitario, arriva l’ultimo step: la tesi di laurea. I colleghi che hanno già superato questa ennesima ed ultima prova dicono che è una passeggiata, molto più facile rispetto ad un esame, ma non sono loro a dover scegliere un argomento (preferibilmente originale) e ad iniziare a scrivere. Così, tra ansia e consigli, comincia un duro lavoro fatto di: ricerche in biblioteche, bibliografie, giorni e notti passate a scrivere al pc, ricerche di termini adatti per non sfigurare davanti al professore che ti guarderà pensando: “Ma come ci arrivano questi alla laurea?”.
Ma per ogni problema c’è anche una soluzione: pagare qualcuno che scriva al tuo posto. Ormai, dietro la stesura delle tesi, c’è un vero e proprio business che non vede crisi. Migliaia sono gli studenti che non sapendo da dove iniziare si affidano a gente sconosciuta e, pagando, hanno tutto il lavoro pronto. Infatti, basta digitare sui vari social network la parola chiave “tesi” e scegliere tra le varie offerte proposte. Ovviamente è un servizio del tutto illegale e chi scrive una tesi per conto degli altri può rischiare fino a tre anni di reclusione, tuttavia il commercio non si blocca anzi, si cerca di aggirare il sistema usando altre parole chiave come “assistenza” o “aiuto nella stesura”.
Se poi ci si mette in contatto con chi gli inserzionisti ci si rende conto che si parla di stesura integrale per cifre non del tutto economiche: per 100/150 pagine il prezzo è in media di 1500 euro. Il pagamento può essere effettuato tramite: bonifico bancario, carte prepagate o contanti. Quest’ultima è la soluzione preferita, per evitare di lasciare tracce. Inoltre, l’elaborato finale viene scritto tenendo conto della media accademica dello studente, insomma basta pagare e ci si presenta alla seduta di laurea senza occhiaie né ansia.