I tifosi rossazzurri non l’hanno ancora digerita, a distanza di ore, la debacle della propria squadra contro il Trapani, con una cornice di pubblico pagante al Massimino da brividi. Mastica amaro l’intera città che si aspettava un andamento della gara nettamente diverso da quello visto in campo ieri sera, tra i demeriti del Catania e gli ampi meriti del Trapani, squadra neoretrocessa e terza forza in classifica, fino a poco prima dell’inizio della gara, in campionato.
Protagonisti della partita i due portieri: Pisseri da una parte, autore di una serie di parate magistrali nel corso della gara, e soprattutto Furlan, man of the match che ha praticamente infranto ogni sogno e possibilità rossazzurra di vincere il campionato. Un vero e proprio muro invalicabile, con una serie di interventi d’alta scuola su Manneh, Curiale e Barisic.
Il Catania dovrà adesso rimboccarsi le maniche nella speranza quantomeno di riuscire a guadagnare il secondo posto in classifica nelle ultime due gare rimanenti, per avere un miglior piazzamento in vista dei playoff, che a questo punto sono inevitabili. La prossima partita verrà giocata domenica prossima sul difficile campo di Matera, dilaniato nelle ultime settimane da provvedimenti e punti di penalizzazione, prima di affrontare dentro casa il Rende nell’ultima giornata di campionato.
Il Trapani ospiterà nel prossimo incontro il Monopoli, mentre andrà a far visita al Cosenza nell’ultima gara utile; discorso diverso per il Lecce, ad un passo dalla Serie B dopo lo stop interno dei rossazzurri: basterà un solo risultato positivo nelle due partite finali di campionato, domenica in casa contro la Paganese e la successiva sul campo del Monopoli.
PAGELLE
PISSERI 6.5: forse non del tutto incolpevole in occasione del goal, quando concede la seconda chance di tiro a Palumbo; per il resto partita da applausi per il numero 12 etneo, abile a sventare le conclusioni avversarie in più di un’occasione.
MARCHESE 4: partita decisamente poco positiva quella del terzino di Delia che, dall’alto della sua esperienza, non riesce ad indovinare neanche i passaggi più elementari, creando qualche grattacapo anche ai suoi compagni. Mai realmente propositivo nella sua fascia di competenza, diventa l’uomo in più da sfruttare per gli avversari. Non la mette in mezzo di testa su schema di punizione, vanificando una chiara azione offensiva; riesce solo in un’occasione a sfondare, con un buon passaggio mal sfruttato da Ciccio Lodi. Esce tra, i meritati, fischi.
BIAGIANTI 6.5: sente la partita più di ogni altro tra gli 11 schierati in campo e, da buon capitano, funge da esempio cercando di trascinare la squadra. Meriterebbe anche mezzo voto in più per le parole spese nel post-partita, l’unico ad andare controcorrente alle dichiarazioni nei confronti del pubblico, ma ci limitiamo a quanto visto sul rettangolo verde di gioco.
LODI 5.5: prestazione sottotono rispetto alle ultime uscite del numero 10 etneo, spesso marcato in maniera asfissiante; s’innervosisce spesso con i compagni e nel cercare la vittoria risulta poco lucido. Segna il goal della bandiera su rigore che però ha valenza solo sul tabellino.
RUSSOTTO 6.5: grande piglio, personalità e capacità di prendersi delle responsabilità nelle giocate; l’esterno romano non viene schierato dal primo minuto, ma non appena in campo crea solo scompigli alla retroguardia avversaria: prima pennella un delizioso assist per Curiale, poi scocca un tiro da fuori che si stampa sul montante di Furlan ed infine si procura il rigore del definitivo 1-2. Probabilmente, si doveva rischiare dal primo minuto.
PISSERI 6.5; MARCHESE 4 (PORCINO 6), BOGDAN 6, AYA 6, BLONDETT 5.5 (SEMENZATO S.V.); MAZZARANI 5 (RUSSOTTO 6.5), BIAGIANTI 6.5 (RIZZO S.V.), LODI 5.5; MANNEH 5.5, BARISIC 5.5, CURIALE 5.5. ALL. LUCARELLI 4