“L’impero crollerà” tour di Alessandro Mannarino è approdato in Sicilia il 12 aprile, quando l’artista ha calcato il palco del Teatro Metropolitan di Catania per raccontare ancora una volta sua musica.
Quando il sipario si è aperto, al centro della scena c’era solo il cantante romano che, con la chitarra in mano e illuminato da una luce soffusa, ha dato inizio al concerto. Il pubblico lo ha ascoltato, col fiato sospeso, fino a quando tutte le figure della band sono apparse dietro, una ad una.
Sono tanti i successi che sono stati ripercorsi durante l’esibizione. Tra i più noti, sicuramente non potevano mancare “Apriti Cielo”, “L’arca di Noè “ e “L’impero crollerà”, che ha dato nome al tour.
La Sicilia ha accolto a braccia aperte l’artista, che ha già cantato a Firenze, Padova, Genova, Parma, Milano, Roma e Bari. Ma l’Isola non può che dire “bentornato” a Mannarino, che solo pochi mesi si era esibito al Teatro greco di Taormina, dove aveva fatto ballare l’intera platea.
Questo tour, a differenze del precedente, è sembrato più intimo e più intenso, quasi come se il cantante avesse voluto raccontare le sue storie musicali a una cerchia di amici. Ed è per questo sul palco è tornata la polemica contro l’uso dei cellulari e del flash in particolare, che distraeva l’artista. Questo è infatti un tema molto caro a Mannarino, che fin dall’inizio del concerto ha invitato tutti a godersi il momento e a dimenticarsi della tecnologia, onnipresente nella vita di tutti i giorni.
Ma ha anche fatto ballare e divertire, come è accaduto sulle note di “Me so’ mbriacato”, che ha visto la straordinaria partecipazione dell’autore e compositore Tony Canto. Mannarino è a tutti gli effetti un cantastorie dei nostri giorni, ma sul palco del Metropolitan è stato anche un attore, che ha costretto ancora una volta il pubblico a riflettere su temi complessi.