Taormina e la sua storia culturale e artistica ieri ha ospitato una delle più influenti guide spirituali al mondo: sua Santità il XIV Dalai Lama – Tenzin Gyatso. Ad accoglierlo, in prima mattina, un teatro antico pieno di gente da qualsiasi parte della Sicilia, dell’Italia e del mondo. Fortissima l’energia trasmessa dalla solennità dell’incontro. All’ingresso del Dalai Lama tutti si sono alzati in piedi, in segno di rispetto e ammirazione. Ad accogliere sua santità su un palco appositamente allestito per l’occasione, il sindaco di Taormina Eligio Giardina, il primo cittadino di Messina Renato Accorinti e l’assessore regionale al Turismo, Antony Barbagallo.
Il tema cardine dell’incontro è stato la pace, tanto ricercata e tanto combattuta. Il Dalai Lama si è anche soffermato abbondantemente sulle risposte alle domande del pubblico, permettendo a tutti di ascoltare il suo punto di vista anche su altri aspetti. In particolare, ci si è soffermati sul tema scientifico della teoria quantistica, strettamente correlata al “pensiero positivo”. Si tratta di una relazione scienza-pensiero che è ancora oggi protagonista di diversi incontri mondiali e che svelerebbe davvero un nuovo modo di approcciarsi alla realtà. La società odierna è satura di pessimismo e negatività, un binomio che mette continuamente a rischio la salute psico-fisica di ogni persona. Sono diversi, infatti, i casi di depressione e stress post traumatico che dilaga soprattutto tra i giovani. Ritornare alle origini di un pensiero positivo e ottimista, rinvigorendo la speranza, secondo gli ultimi studi, potrebbe portare a una nuova “rinascita”, attirando risposte dall’ambiente secondo la legge di causa ed effetto.
Sua Santità ha anche parlato del tema degli immigrati, facendo onore alla nostra terra che da anni si impegna nell’aiuto ai rifugiati grazie ai centri di accoglienza e ai volontari che si dedicano alle iniziative di solidarietà.
Un incontro che ha lasciato il segno nella storia della città di Taormina e in tutti i presenti.