Proseguono le operazioni di demolizione degli edifici abusivi nella zona dellโOasi del Simeto, area di grande valore ambientale alle porte di Catania.
Questa mattina, su disposizione della Procura distrettuale etnea, i mezzi meccanici sono tornati in azione per abbattere una costruzione a due elevazioni realizzata senza alcuna autorizzazione edilizia.
Lโintervento rappresenta un nuovo passo nella battaglia per la tutela del territorio e della legalitร urbanistica, in unโarea che da anni subisce la pressione dellโabusivismo edilizio.
Un edificio di 160 metri quadri costruito senza permessi
Lโimmobile in questione era costituito da un piano terra rifinito di circa 160 metri quadrati con struttura portante in cemento armato, e da un secondo piano rustico con quattro portici di circa 40 metri quadrati ciascuno.
Una costruzione solida, ma completamente priva di autorizzazioni e documentazione progettuale.
Come spiegato dai Carabinieri, lโedificio era stato realizzato in violazione delle normative di settore, creando nuova volumetria e carico urbanistico in unโarea protetta, in contrasto con il piano regolatore e con le finalitร di tutela ambientale dellโOasi. โLโimmobile โ si legge nella nota ufficiale โ รจ stato costruito senza le prescritte autorizzazioni, con realizzazione di nuova volumetria e conseguente carico urbanistico, lesivo dellโinteresse pubblico e dello sviluppo regolare dellโassetto urbanisticoโ.
Demolizione affidata a una ditta confiscata alla mafia
A occuparsi della demolizione รจ una ditta confiscata alla criminalitร organizzata, ora affidata alla gestione pubblica: un simbolo importante di riuso sociale e legalitร .
I lavori โ che dureranno alcuni giorni โ prevedono la completa rimozione della struttura, con il recupero e lo smaltimento dei materiali secondo le norme ambientali.
Lโintervento rientra nel piano della Procura distrettuale di Catania per lโesecuzione delle sentenze passate in giudicato che dispongono lโabbattimento delle opere abusive nella zona costiera e fluviale del Simeto.
Queste azioni non hanno solo un valore tecnico, ma anche educativo e simbolico: rappresentano la volontร delle istituzioni di ripristinare la legalitร in un territorio troppo spesso ferito da costruzioni illegali, discariche abusive e degrado ambientale.
LโOasi del Simeto tra storia e leggenda
La Riserva Naturale Orientata dellโOasi del Simeto รจ stata istituita nel 1975 da Wendy Hennessy Mazza e dalla LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli) allo scopo di proteggere e tutelare le specie di uccelli presenti nellโarea dallโimpatto umano. Passata poi sotto la sovrintendenza dellaย Regione Siciliaย nel 1984, la riserva comprendeva il paesaggio lacustre a sud della cittร di Catania, caratterizzato non solo dal fiume Simeto, ma anche dal lago di Gornalunga, dal lago Gurnazza e dalle Salatelle. Negli anni 50, poi, il territorio della riserva venne attraversato dal Ponte primo Sole e sfruttato sempre piรน dallโuomo, che iniziรฒ unโintesa e incontrastata attivitร edilizia.
La storia dellโOasi del Simeto si mescola perรฒ alla leggenda, che viene tramandata da secoli e che racconta la morte del romanoย Quinziano, che, dopo aver fatto giustiziare la giovane Agata, fuggรฌ dalla cittร e annegรฒ nel fiume Simeto mentre cercava di attraversarlo in sella al suo cavallo. Sembra che, durante le notti dei festeggiamenti agatini, si senta ancora oggi il nitrire del cavallo di Quinziano e la voce dello stesso proconsole romano che implora la giovane martire.
Cโรจ chi crede e chi no, ma comunque il silenzio dellโOasi del Simeto รจ tale da lasciar qualche dubbio e da indurre chi ancora non lโavesse fatto a visitare questa importante riserva naturale catanese.
LโOasi del Simeto: un patrimonio da proteggere
La Riserva dellโOasi del Simetoย si estende per circa 2000 ettari di terreno e comprende anche la zona limitrofa alla foce del fiume Gornalunga, lungo la quale si trovano piante fluviali di altissimo valore ambientale. Si tratta di unโarea protetta che รจ stata istituita a tutela della fauna e dalla flora presenti in loco, dove, nelle zone piรน umide fanno il nido numerose specie di uccelli, molte delle quali a rischio di estinzione. Ancora oggi, nonostante lโintensa presenza dellโuomo allโinterno della Riserva, รจ possibile ammirare questi volatili nel loro habitat naturale e praticare del sanoย Birdwatchingย senza infastidirli.
E cosรฌ, alla ricerca di una boccata dโaria e di un posto tranquillo non lontano dalla cittร , il catanese che ama la natura si immerge tra i sentieri dellโOasi del Simeto e, a piedi o in bici, si ritrova tra lโEtnaย e il mare, in un luogo incantevole e quasi fiabesco.
LโOasi del Simeto รจ una delle aree naturalistiche piรน preziose della Sicilia orientale, riconosciuta per la sua biodiversitร e per il delicato equilibrio tra ambiente fluviale, zone umide e costa.
Negli ultimi decenni, perรฒ, questo ecosistema รจ stato minacciato dallโespansione edilizia incontrollata e da interventi abusivi che ne hanno compromesso parte del paesaggio originario.
Le demolizioni avviate negli ultimi mesi segnano un ritorno alla legalitร , ma anche un segnale concreto di attenzione verso la tutela dellโambiente e il recupero del territorio.
Restituire allโOasi i suoi spazi naturali significa proteggere non solo la fauna e la flora, ma anche la qualitร della vita dei cittadini e lโimmagine di una cittร che vuole rinascere in chiave sostenibile, una riserva da preservare.
Legalitร e ambiente: un binomio che guarda al futuro
Lโabbattimento dellโedificio abusivo allโOasi del Simeto non รจ solo un atto di giustizia urbanistica, ma anche un gesto di rispetto per la cittร e per il suo ambiente.
Ogni demolizione di questo tipo rappresenta una vittoria della legalitร sulla speculazione, della natura sullโincuria.
Restituire spazio alla bellezza e alla regola significa costruire una Catania piรน consapevole, dove il rispetto del paesaggio diventa una responsabilitร collettiva.
Perchรฉ, come dimostra questa operazione, solo abbattendo ciรฒ che รจ illegale si puรฒ ricostruire un futuro piรน pulito, giusto e sostenibile.












