Palermo subito dopo Catania
Subito dopo Catania si colloca Palermo, che occupa il 24° posto nella classifica nazionale. Nel capoluogo siciliano si contano 3.936 denunce ogni 100 mila abitanti, per un totale di 47.013 reati denunciati nel 2024.
Ecco alcuni dei dati più significativi:
- 15° posto per furti complessivi (22.845 denunce)
- 4° posto per furti d’auto (7.387 denunce)
- 13° posto per furti con strappo (298 denunce)
- 16° posto per omicidi volontari (11 denunce)
- 17° posto per rapine (547)
- 27° posto per stupefacenti
- 38° posto per spaccio (418) e per sfruttamento della prostituzione (27)
- 36° posto per tentati omicidi (27)
- 52° posto per incendi (74)
- 60° posto per estorsioni
- 65° posto per violenze sessuali (112)
- 77° posto per danneggiamenti (3.732 denunce)
- 92° posto per lesioni dolose (1.005 denunce)
Le altre province siciliane
Dietro Catania e Palermo, la classifica regionale prosegue con:
- Siracusa al 27° posto
- Trapani al 63°
- Caltanissetta al 69°
- Ragusa al 77°
- Messina al 92°
- Agrigento al 97°
Chiude la lista Enna, che si posiziona al 103° posto nazionale: una delle sette province più sicure d’Italia.
Enna, la più sicura della Sicilia
Con 2.309 denunce ogni 100 mila abitanti e un totale di 3.520 reati denunciati nel 2024, Enna risulta la provincia siciliana più sicura. Tuttavia, non mancano alcune criticità: la provincia è al 7° posto per usura e al 17° per sfruttamento della prostituzione e pornografia minorile.
L’Indice della criminalità 2025 mostra una Sicilia a due velocità: da un lato le grandi aree metropolitane come Catania e Palermo, dove il numero di reati resta alto, e dall’altro le province più piccole e interne, come Enna e Ragusa, dove il livello di sicurezza è nettamente superiore.
Il dato complessivo conferma che, pur con segnali positivi in alcune aree, la sicurezza resta una delle principali sfide sociali ed economiche per la Sicilia.

