Il trasporto aereo italiano sarà interessato da uno sciopero generale venerdì 26 settembre 2025, che coinvolgerà compagnie, servizi di handling e personale a terra. Saranno garantite le fasce orarie protette dalle 07:00 alle 10:00 e dalle 18:00 alle 21:00. Lo sciopero segue la mobilitazione del 6 settembre e potrebbe determinare ritardi e cancellazioni in numerosi aeroporti nazionali, con un impatto significativo per chi deve viaggiare nel weekend.
Sciopero aereo: chi partecipa e le fasce protette
Le agitazioni riguardano sia il personale di volo sia gli addetti ai servizi di terra. Come si evince dalla ricerca operata da Moveo by Telepass, tra i protagonisti della protesta: Volotea, con sciopero di 24 ore per collegamenti nazionali e internazionali su convocazione della Uilt-Uil; su proclamazione delle sigle Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt-Uil e Ugl-TA, il personale di Airport Handling a Milano negli scali Linate e Malpensa e i lavoratori aderenti ad Assohandlers, entrambi per 4 ore dalle 10:00 alle 14:00, e Cub Trasporti in tutta Italia con uno sciopero di 24 ore.
Pur essendo il quadro della mobilitazione chiaramente esteso e i disagi inevitabilmente concatenati, l’Enac, in linea con quanto già verificatosi durante gli scioperi già convocati nel mese di settembre, garantisce voli nelle fasce orarie protette, dalle 7:00 alle 10:00 e dalle 18:00 alle 21:00, nonchè collegamenti con le isole e voli intercontinentali già schedulati, oltre a quelli militari, governativi e soggetti a obblighi di servizio pubblico. Fuori da queste fasce, invece, sono possibili disagi e cancellazioni.
Sciopero aereo: consigli per i passeggeri
Si consiglia a chi dovrà volare il 26 settembre, di verificare lo stato del proprio volo almeno 48 ore prima della partenza e monitorare aggiornamenti tramite i siti ufficiali, le app delle compagnie o le notifiche push. Per evitare disagi è consigliato ai passeggeri anche di arrivare in aeroporto con particolare anticipo e utilizzare servizi come Fast Track per velocizzare i controlli di sicurezza. In caso di cancellazioni o ritardi, i passeggeri possono valutare alternative come treni a lunga percorrenza, aeroporti vicini o riprotezioni e rimborsi proposti dalle compagnie.
Inoltre, secondo il Regolamento (CE) 261/2004, i viaggiatori hanno diritto a indennizzi fino a 600 euro, pasti, bevande e sistemazioni in albergo in caso di cancellazioni o ritardi superiori a 3 ore non dovuti a cause eccezionali. In questo caso, conservare carte d’imbarco, ricevute e comunicazioni ufficiali è fondamentale per richiedere rimborsi o compensazioni.













