Mentre il fuoco continua a divorare ettari di vegetazione e i numeri degli interventi crescono a ritmo allarmante, si accende anche il confronto politico. Dopo le critiche mosse da un sindacato di categoria, che ha sollevato dubbi sull’effettiva esecuzione delle attività di prevenzione, è arrivata la ferma replica dell’assessore regionale all’Agricoltura e allo Sviluppo rurale, Salvatore Barbagallo. Al centro della polemica, la realizzazione dei viali parafuoco e l’efficienza del sistema di prevenzione degli incendi boschivi messo in atto dalla Regione.
Completati tutti i viali parafuoco
“I viali parafuoco posti a protezione delle aree demaniali sono stati integralmente realizzati e completati”, ha dichiarato Barbagallo, sottolineando che si tratta di un dato confermato anche dal Corpo forestale della Regione Siciliana, che ha stabilito i tempi per la realizzazione e successivamente verificato il lavoro svolto. L’assessore ha puntato il dito contro chi diffonde “informazioni non verificate”, colpevoli, secondo lui, di generare soltanto “allarmismo ingiustificato”. Barbagallo ha anche precisato che gli operai forestali continueranno a essere impiegati per garantire sorveglianza attiva e azioni di prevenzione, contribuendo alla tutela del territorio regionale.
Tecnologia e prevenzione: il piano della Regione
L’assessore ha continuato rivendicando il lavoro svolto dalla Regione non solo attraverso il coinvolgimento del personale in servizio, ma anche con l’impiego di tecnologie moderne. “Abbiamo messo in campo e completato tutte le attività di prevenzione previste”, ha ribadito. Facendo poi riferimento alle recenti ondate di incendi che hanno colpito zone di alto valore naturalistico, come la Riserva dello Zingaro nel Trapanese e la Sughereta di Niscemi nel Nisseno, ha evidenziato come alcuni di questi roghi sarebbero stati originati da azioni dolose, casi in cui nemmeno le misure preventive riescono a scoraggiare gli incendiari. Di fronte a questi scenari, Barbagallo ha assicurato l’impegno della Regione nel proseguire le attività di contrasto agli incendi “grazie all’intervento di personale preparato all’uso di mezzi gestiti in maniera intelligente per ottenere il massimo possibile di protezione per queste aree“.
Incendi in Sicilia, oltre 3mila ore di interventi
Intanto, i numeri, sempre crescenti, raccontano la drammaticità dell’emergenza. Secondo il direttore regionale dei Vigili del fuoco, Agatino Carrolo, “negli ultimi due mesi, tra giugno e luglio, sono stati eseguiti oltre 18.700 interventi, con l’impiego di 22.500 squadre”. Un’attività massiccia che ha visto coinvolti anche mezzi aerei e la collaborazione con Forestale e Protezione civile. Solo nell’ultima settimana, i roghi hanno devastato circa 4.566 ettari di vegetazione, con oltre 3.000 ore di intervento e 1.400 uomini impegnati sul campo. “Sono numeri da far paura”, ha detto Carrolo, evidenziando che rispetto al bimestre precedente, l’incremento degli interventi ha sfiorato il 50%. Un’impennata che riporta la memoria ai tragici giorni del 2023 e che conferma quanto la lotta agli incendi sia ancora, oggi, una delle priorità assolute per la Sicilia.












