Bonus ristrutturazioni 2025: Il Bonus ristrutturazioni 2025 resta uno degli strumenti principali a disposizione dei contribuenti che intendono rinnovare la propria abitazione. La nuova circolare dell’Agenzia delle Entrate ha chiarito che per gli interventi effettuati sulla prima casa nel corso del 2025, la detrazione fiscale rimane al 50%, con un tetto massimo di spesa di 96.000 euro.
Ristrutturazioni prima casa: detrazione confermata al 50%
Una novità importante riguarda anche gli immobili che diventeranno prima casa entro la fine dei lavori: la detrazione al 50% sarà riconosciuta anche in questi casi, a condizione che si trasferisca la residenza o si destini l’abitazione all’uso di familiari stretti (coniuge, parenti entro il terzo grado o affini entro il secondo grado).
Anche garage, cantine e pertinenze collegate all’abitazione principale rientrano nel beneficio, se fanno parte integrante dell’immobile ristrutturato.
Bonus ristrutturazioni 2025, detrazioni in calo dal 2026
Il governo ha inoltre rivisto al rialzo le detrazioni inizialmente previste per gli anni successivi. Dal 2026 al 2027, la detrazione per la prima casa sarà del 36%, anziché del 30% come previsto originariamente. Per le seconde case, invece, il bonus scende già dal 2025 al 36%, riducendo così il vantaggio fiscale rispetto agli anni precedenti.
Superbonus al 65%: chi ne ha ancora diritto
Resta in vigore il Superbonus del 65% per determinati interventi, ma con criteri più restrittivi. Ne possono beneficiare condomini, edifici da 2 a 4 unità immobiliari, Onlus, associazioni di promozione sociale e organizzazioni di volontariato. Gli interventi devono essere stati avviati entro il 15 ottobre 2024, tramite la presentazione della CILA o della delibera assembleare.
In caso di demolizione e ricostruzione, è indispensabile anche la richiesta del titolo abilitativo edilizio. Le tempistiche sono quindi cruciali per accedere alle agevolazioni più elevate.
Bonus ristrutturazioni 2025, stop alle caldaie a condensazione: via agli impianti green
A partire dal 2025, non saranno più incentivati gli interventi che prevedono la sostituzione di impianti di riscaldamento con caldaie a condensazione alimentate a combustibili fossili o generatori d’aria calda tradizionali.
- Rimangono invece agevolati tutti gli impianti con tecnologie ecocompatibili, tra cui:
- Pompe di calore (anche ibride),
- Microcogeneratori,
- Sistemi a biomassa,
- Sistemi ibridi con pompa di calore integrata a caldaia.
Questa scelta punta a favorire il risparmio energetico e a incentivare la transizione ecologica nel settore edilizio.













