Come anticipato da diversi osservatori e auspicato dai cardinali riuniti in conclave, l’elezione del nuovo Pontefice è avvenuta in tempi brevi. Dopo due scrutini mattutini senza esito, è stato nel pomeriggio di oggi che si è giunti alla tanto attesa decisione. La fumata bianca, densa e inequivocabile, ha sollevato un’onda di emozione tra le decine di migliaia di persone radunate in Piazza San Pietro e in tutto il mondo cattolico, sancendo l’elezione del 267º Papa della Chiesa.
Conclave: raggiunto il quorum dei due terzi
I 133 cardinali elettori, riuniti nella Cappella Sistina a partire da mercoledì pomeriggio, sono riusciti a convergere su un nome nel terzo scrutinio, raggiungendo la necessaria maggioranza dei due terzi – almeno 89 voti – prevista dal diritto canonico. La rapidità del processo è indice di un consenso ampio e condiviso, segno di una volontà comune di continuità e rinnovamento per la guida della Chiesa universale.
Chi è il nuovo Papa
Nato a Chicago nel 1955, il cardinale Robert Prevost è considerato un Papa “di compromesso”, capace di unire le diverse anime della Chiesa cattolica. Agostiniano, missionario in Perù per oltre un decennio, è stato docente, formatore e poi priore generale del suo Ordine. Forte di un profilo internazionale e di lunga esperienza pastorale, ha guadagnato la fiducia di Papa Francesco, che nel 2023 lo ha nominato prefetto del Dicastero per i Vescovi e lo ha creato cardinale. Attento ai temi sociali, è vicino alla visione bergogliana, seppur con maggiore prudenza su questioni come i diritti LGBTQIA+













